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10 marzo 2010

Ancora un no ai trasferimenti d'ufficio

L'Associazione nazionale magistrati ribadisce la netta contrarietà al trasferimento d’ufficio dei magistrati e, in particolare, a quello dei magistrati più giovani che già sono stati destinati d’ufficio a sedi disagiate e che verrebbero a subire un ulteriore inaccetta-bile disagio.
L’Anm esprime preoccupazione per l’accelerazione della procedura per i trasfe-rimenti d’ufficio, riservandosi l’adozione di ogni iniziativa, anche sul piano giudiziario, a sostegno dei magistrati.
La Giunta, alla luce dell’avvio da parte del Csm della procedura per i trasferi-menti d’ufficio, insiste sulle proposte più volte avanzate, sia sul piano legislativo sia su quello amministrativo, per risolvere la questione della scopertura degli organici in pro-cura: revisione delle circoscrizioni giudiziarie; deroga alle limitazioni al passaggio di funzioni; possibilità di disporre l’applicazione temporanea in procura, su disponibilità, anche dei giudici.
La Gec richiama i numerosi documenti approvati al riguardo e, in particolare, quello consegnato al Csm in occasione dell’audizione del primo aprile del 2009 nel quale si evidenziava anche l’assoluta necessità di introdurre sistemi di incentivazione sul pia-no amministrativo non solo per il trasferimento e l’applicazione, ma anche per la dispo-nibilità a permanere nelle sedi disagiate. Nello stesso documento la Giunta auspicava che alle esigenze di copertura dell’organico si facesse fronte anche tenendo conto del numero dei magistrati fuori ruolo.



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