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6 luglio 2018

Minisci: la giustizia non è mai a orologeria

Il Presidente dell'ANM interviene sulla sentenza relativa ai fondi della Lega


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"Riteniamo sia inammissibile parlare di 'giustizia ad orologeria': le lancette dell'orologio non si fermano mai così come non si arresta mai l'azione della magistratura che non e' mai rivolta a una contingenza particolare o a un momento particolare". Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Francesco Minisci, ospite a 'Radio anch'io' su Radiouno, a proposito delle polemiche legate alla decisione della Cassazione che ha accolto il ricorso della Procura di Genova nell'inchiesta sui fondi della Lega.
"Ogni giorno - ha ricordato Minisci - la magistratura emette migliaia di provvedimenti e non e' accettabile parlare di interventi orientati, pilotati o politici". Ribadendo un concetto gia' espresso ieri, Minisci ha quindi chiarito che "le sentenze hanno sempre un unico obiettivo, la tutela dei diritti dei cittadini. Non possiamo dire che sono giuste quando trovano il nostro gradimento o che sono politiche quando non ci piacciono. Le sentenze - ha insistito il presidente dell'Anm - non sono mai politiche, i magistrati non svolgono un'azione politica. E' giusto fare chiarezza e rispondere a chi dice che questa sentenza della Cassazione rappresenti un attacco alla democrazia e alla Costituzione. Che evocare l'intervento del Capo dello Stato, dopo la sentenza della Cassazione, sia fuori dal perimetro costituzionale lo stanno dicendo in questi giorni insigni costituzionalisti. E figuriamoci se noi diciamo qualcosa su un possibile incontro tra lo stesso Capo dello Stato e il ministro dell'Interno. Quello che non riusciamo a capire, invece, e' quale possa essere l'intervento del Capo dello Stato rispetto a un singolo provvedimento della magistratura".
Per Francesco Minisci, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, ospite di 'Radio anch'io' su Radiouno, "abbiamo i parametri fissati dall'articolo 104 della Costituzione: il presidente della Repubblica presiede il Csm e si occupa del funzionamento generale della giustizia. Ecco perche' non comprendiamo quale sia il suo ruolo rispetto a una singola sentenza".
Un'ultima battuta Minisci la riserva sul tema del finanziamento ai partiti e alla politica: "I cittadini chiedono trasparenza, quindi ben vengano quegli interventi che in tutti i settori, e anche nella politica, garantiscano la massima trasparenza". (AGI)


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