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15 giugno 2010

L'Anm sull'ordinamento giudiziario: il tempo stringe

Negli ultimi mesi il Ministro dellaGiustizia, sen. Clemente Mastella, ha più volte esposto proposte disnellimento e semplificazione del processo civile e penale eprogetti di modifica delle norme più negative dell'ordinamentogiudiziario Castelli. Tuttavia l'Anm esprime con vivapreoccupazione che sino ad oggi non è stato ancora presentato inConsiglio dei ministri un disegno di legge sull'ordinamentogiudiziario...


Negli ultimi mesi il Ministro della
Giustizia, sen. Clemente Mastella, ha più volte esposto - in
parlamento ed in convegni di studio - proposte di snellimento e
semplificazione del processo civile e penale e progetti di modifica
delle norme più negative dell'ordinamento giudiziario Castelli.



Come è noto i profili
dell'ordinamento giudiziario investiti dalle proposte del Ministro
sono di primaria importanza (modalità dell'accesso in magistratura,
assetto della carriera e valutazione periodiche di professionalità
dei magistrati, organizzazione degli uffici di Procura, separazione
delle funzioni giudicanti e requirenti e modalità del mutamento di
tali funzioni, criteri di nomina dei dirigenti e temporaneità degli
incarichi direttivi, scuola della magistratura, elezioni dei
consigli giudiziari e del Csm).



E sulle idee e proposte del
Ministro, l'Anm ha già formulato prime osservazioni, pur
riservandosi di esprimere una valutazione compiuta nel momento in
cui esse saranno espresse in forma definitiva.



Registriamo però con viva
preoccupazione che sino ad oggi non è stato ancora presentato in
Consiglio dei ministri un disegno di legge sull'ordinamento
giudiziario.



E ciò nonostante che si avvicini la
scadenza del luglio 2007, epoca in cui termina la sospensione del
decreto Castelli sull'assetto della carriera dei magistrati.



In considerazione dei normali tempi
parlamentari è forte il rischio che riacquistino efficacia le norme
ordinamentali che il Ministro della Giustizia e l'attuale
maggioranza di governo hanno più volte indicato come negative e da
cambiare.



Una prospettiva, questa, che
l'intera magistratura - tuttora in stato di agitazione sui temi
dell'ordinamento giudiziario - giudica gravissima e che farà di
tutto per scongiurare, riprendendo se sarà necessario la via
dell'autotutela.




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