L'Anm sul decreto dirigenza uffici

L'Anm sul decreto
legislativo delegato relativo alla dirigenza degli uffici ed al
decentramento amministrativo. Una vistosa
contraddizione.

Il prossimo Consiglio dei
Ministri esaminerà - ai fini di una eventuale definitiva 
approvazione - lo schema di decreto legislativo delegato relativo
alla dirigenza degli uffici giudiziari ed al decentramento
amministrativo, ultimo tassello della riforma dell'ordinamento
giudiziario.



La magistratura associata ha già avuto modo di esprimere critiche
argomentate sull'impianto complessivo di tale provvedimento e su
alcune delle soluzioni tecniche in esso adottate.



Ci si riferisce in particolare alla disciplina dei rapporti tra
capi degli uffici giudiziari e dirigenti amministrativi, alle
incertezze normative sulla risoluzione di eventuali divergenze e
contrasti, agli effetti negativi che il previsto decentramento
potrebbe avere su attività che richiedono omogeneità in ambito
nazionale (prime tra tutte, l'organizzazione dei sistemi
informativi e le statistiche), ai prevedibili aumenti di
spesa  ed alla inesistente copertura finanziaria.



Al di là delle questioni di merito, ci appare comunque
incomprensibile che si compiano atti diretti all'approvazione
definitiva del decreto delegato proprio in un momento in cui il
Ministro della giustizia ed il governo sono impegnati a sostenere
un disegno di legge diretto a sospendere l'efficacia della riforma
per dar vita in tempi brevi ad una nuova disciplina della
materia.



Nel segnalare con la necessaria tempestività quella che ai nostri
occhi è una vistosa contraddizione ci ripromettiamo di discutere
anche di questo tema nella prossima riunione del Comitato direttivo
centrale dell'associazione che si svolgerà a Roma il 15 luglio.