Sezione distrettuale di Napoli 23.05.2010

L'assemblea del distretto di
Napoli,



preso atto dell'assoluta gravità della situazione e del perdurante
atto attacco alla magistratura, alla sua indipendenza e autonomia,
valori ai quali l'attuale sistema di retribuzione è funzionale;
rilevato che il lavoro e la retribuzione dei magistrati non sono da
ritenersi "uno spreco" da tagliare e che le misure economiche sono
incostituzionali e lesive del principio di uguaglianza nonché della
dignità dei magistrati



chiede

al C.D.C.



a)     di deliberare lo "sciopero bianco" e
comunque ogni altra forma di protesta che evidenzi l'azione di
supplenza della magistratura, a seconda delle specifiche funzioni,
se possibile con le altre magistrature.



b)    di organizzare una protesta, anche nelle forme
dello sciopero tradizionale, con il comparto pubblico;



c)     di operare una corretta informazione
sulla produttività e sugli stipendi dei magistrati, evidenziando le
diseconomie che l'attuale geografia giudiziaria causa, nonché le
scelte politiche antieconomiche ed irragionevoli (ad esempio il
costo delle intercettazioni che dovrebbe essere addebitato al
concessionario);



d)    di predisporre le iniziative necessarie per
favorire azioni giudiziarie, singole o collettive, in sede
contenziosa.