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5 febbraio 2013

Firenze, inaugurazione anno giudiziario 2013/2014

In occasione dell'inaugurazionedell'anno giudiziario L'Anm ha predisposto un comunicato persintetizzare il punto di vista dei magistrati sulla attualesituazione della giustizia nel nostro paese rilevando che lagiustizia è a rischio paralisi. L'Anm ha elaborato una propostacomplessiva di riforme che a breve verrà offerta alla riflessionepubblica.


In occasione dell'inaugurazione
dell'anno giudiziario L'ANM ha predisposto un comunicato per
sintetizzare il punto di vista dei magistrati sulla attuale
situazione della giustizia nel nostro paese rilevando che la
giustizia è a rischio paralisi.



L'Anm ha elaborato una proposta
complessiva di riforme che a breve verrà offerta alla riflessione
pubblica.



In occasione dell'inaugurazione
dell'anno giudiziario l'Anm indica gli obiettivi da perseguire per
scongiurare lo sfascio irreversibile della giustizia.



Occorre ottimizzare le risorse sul
territorio, anche attraverso un corretto riordino delle piante
organiche, che tenga conto della revisione delle circoscrizioni
giudiziarie.



Occorre dare un forte impulso
all'innovazione, rafforzare il contrasto alla criminalità
organizzata, a quella economica e nella pubblica
amministrazione.



Occorre affrontare in maniera
strutturale l'emergenza carceri.



Nel settore civile occorre adottare
strumenti idonei ad abbattere l'arretrato e a restituire
effettività alla giurisdizione.



Avendo di mira questi 
obiettivi i magistrati si trovano oggi di fronte ad una "Proposta
di rideterminazione delle piante organiche degli uffici giudiziari
di I° grado"   resa nota pochi giorni  fa dal
Ministero della Giustizia in ottemperanza a quanto disposto
dall'art. 5 quarto comma del decreto legislativo n. 155 del
2012.



Il Ministero ha espressamente
invitato anche la  Associazione Nazionale Magistrati - oltre
che il Csm ed i Consigli Giudiziari - a formulare  le
opportune valutazioni insieme alle osservazioni anche delle Sezioni
e delle Sottosezioni Territoriali.

Le valutazioni  saranno fatte a breve.

Qualche osservazione preliminare - però - si può fare subito.



Pare innanzi tutto illogico
provvedere a revisioni delle piante organiche dei magistrati quando
la scopertura dell'organico in servizio è rilevante ed incide
pesantemente sull'efficienza del servizio giustizia.



Il progetto interviene in una
situazione di carenza che si protrae da moltissimi anni.



Il ruolo organico della
magistratura ordinaria è composto da 10.151 magistrati stabilito
dall'allegato A) alla legge n. 181 del 13.11.2008.



Alla data odierna risultano
scoperti negli uffici giudiziari 1274 posti, pari ad una scopertura
dell'organico di oltre il 10% .



In concreto negli uffici giudiziari
sono in servizio 8356 magistrati, per l'esattezza 6238 giudici e
2118 Pubblici Ministeri, su una popolazione di poco meno di 60
milioni di abitanti secondo il censimento del 2011.



Tutto ciò tenuto conto dei
magistrati fuori ruolo e dei magistrati in tirocinio che ammontano
complessivamente, ad oggi, a 507 unità.



Ciò significa che nel nostro paese
abbiamo oggi 1 magistrato ogni 7180 abitanti.



Se si scompone il dato, per il I°
grado,  abbiamo 1 giudice ogni 11.745 abitanti ed 1 PM ogni
30.715 abitanti.



E' quindi facile rilevare  che
- una efficiente revisione delle piante organiche - dovrebbe
sicuramente tenere conto in primo luogo di tale grossa
scopertura.



In particolare nel Distretto della
Corte di Appello di Firenze risultano attualmente non coperti 65
posti su un organico di 448 unità. In particolare mancano
all'appello, per il I° grado,  34 giudici e 10 pubblici
ministeri.



Il dato è superiore  con la
percentuale media di scopertura di organico nazionale ed è pari a
circa al 14 % dei posti in organico.



C'è una seconda osservazione da
fare: concerne il  metodo  con cui si arrivati alla
proposta.



Il progetto del ministero pare
fondarsi  prevalentemente su criteri matematici  che
partono da calcoli fondati in sostanza sulla popolazione residente
e sul numero annuale di procedimenti sopravvenienti.



I correttivi  adottati 
appaiono decisamente insufficienti e debbono  essere
opportunamente ponderati.



E' infatti interesse anche dei
magistrati che si provveda non solo alla copertura degli organici
ma anche alla adozione di piante organiche idonee ai bisogni della
giustizia in ogni regione ed alla efficienza degli uffici.



In tale situazione di scopertura di
organici è doverosa  ancora un' osservazione.

Riguarda i numeri di posti in organico da eliminare presi  in
considerazione dalla proposta.



Secondo il recente progetto 
del Ministero in alcuni dei più importanti capoluoghi italiani i
posti in organico - benché non coperti totalmente -  vengono
vistosamente diminuiti.

Ciò appare illogico ed inaccettabile.



In città come Milano, Napoli o
Palermo, ad esempio, si prevedono diminuzioni di organico
nell'ordine di decine di posti. Nella sola Milano, per esempio,
32   giudici di Tribunale in meno e 11 pubblici ministeri
in meno.



A Napoli 29   giudici di
Tribunale in meno e 10 pubblici ministeri in meno. Idem a
Palermo.

13 posti di giudice di Tribunale in meno e 10 pubblici ministeri in
meno. E così via.



In Toscana - con le carenze di
organico che abbiamo appena visto -  si prevedono 2 giudici di
Tribunale in meno ed 1 pubblico ministero in meno a Firenze, Siena
e Grosseto.



Per tali uffici non sarà difficile
spiegare, se qualcuno ci ascolterà, come detti ridimensionamenti
appaiono non solo inopportuni ma anche assolutamente non in
sintonia con le esigenze effettive di questi territori.



Tutto questo in una  realtà
europea completamente diversa che emerge chiaramente nel rapporto
della Commissione Europea per il Funzionamento della Giustizia
pubblicato nel 2008 dove emerge una vistosa sproporzione degli
organici della magistratura della maggior parte degli altri paesi
europei se confrontati con l'Italia.



Da tale rapporto si rileva che ogni
100.000 abitanti in Italia ci sono, oggi, 14,8 magistrati. Se
l'organico fosse  completo ne avremmo 16,5.



In Austria, invece, ogni 100.000
abitanti si hanno 22 ,8 magistrati - in Belgio 22,4 - in Danimarca
16,9 - in Germania 30,7 - in Grecia 33,1 -  in Norvegia 26,5 -
in Portogallo 29,9 - in Svizzera 21,9  e via dicendo.



Solo Spagna, Francia e Regno unito
hanno percentuali vicine alle nostre.



Queste disparità di organico
dovrebbero fare ulteriormente riflettere prima di procedere a
soppressioni di posti in particolare in città di vaste dimensioni e
ad alta densità criminale.



Infine un auspicio. Appare
indispensabile procedere con maggiore ponderazione e senza
eccessiva fretta ad adottare il progetto con l'auspicio che il CSM,
tenendo conto dei pareri  dei Consigli giudiziari indichi -
all'ormai  futuro Ministro - gli aspetti critici della
proposta al fine di arrivare ad un progetto largamente condiviso
per l'efficienza dell'amministrazione della giustizia che  già
oggi soffre per le note gravi carenze di organico dei
magistrati.




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