Oggi si è svolta ad Ankara la prima udienza del processo contro Aydin Sefa Akay, giudice ONU, arrestato in Turchia il 28 settembre 2016, con accuse di terrorismo formalizzate solo dopo molti mesi dall’inizio della lunga detenzione. Accuse costruite in relazione al possesso di scritti e documenti, peraltro con modalità procedimentali in palese spregio delle immunità sia giurisdizionali che diplomatiche, di cui gode il collega detenuto. Tutto ciò ha già determinato la reazione dell’ONU e lo sdegno della comunità internazionale.
L’ANM manifesta la più ferma indignazione per la drammatica vicenda, che viola elementari principi democratici e, nell’esprimere la vicinanza dei magistrati italiani al collega Aydin Sefa Akay, auspica l’immediato intervento degli organi istituzionali italiani e internazionali per restituire il giudice alle sue funzioni e ristabilire la legalità.