«Esiste una normativa molto chiara,
che nel caso di conflitti tra procure dello stesso distretto
assegna al procuratore generale della corte d'Appello il potere di
dirimere la questione. E che nel caso di conflitti tra procure di
distretti diversi, è invece riconosciuto al procuratore generale
presso la Cassazione. Ma la verità è che in presenza di indagini
particolarmente delicate, con grande visibilità mediatica, sarebbe
necessario il coordinamento reale tra colleghi. L'auspicio è che le
procure interessate si coordinino tra loro. E che l'intervento dei
procuratori generali si renda necessario solo in casi rarissimi».
Così il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli in un'intervista al
Messaggero commenta il fenomeno della sovrapposizione
di più inchieste su cui ha aperto una pratica il Csm.