L'ANM è l'associazione cui aderisce circa il 90%
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.




https://www.associazionemagistrati.it/1103/lettera_sabelli_corsera13mag13.htm
ORGANI ANM | Notizie
13 maggio 2013

Critiche e attacchi alla magistratura

I detrattori "a prescindere" dellamagistratura vedono accrescere le proprie file, con l'ingresso disempre nuovi epigoni e corifei. Gli attacchi, in genere, sispiegano con banali motivi di risentimento o di interessepersonale, ancorché paludati di alti e nobili argomenti.Nell'articolo a firma di Piero Ostellino pubblicato sabato 11maggio sul Corriere della Sera, cioè su uno dei principali giornaliitaliani, leggo con indignazione un misto di luoghi comuni e digeneriche offese rivolte ai magistrati, in un profluvio di insulti,che è agli antipodi di un obiettivo approccio critico. Il casospecifico si colloca, purtroppo, in un quadro di preoccupanteattualità. La questione non è tanto la difesa della magistratura,quanto piuttosto il ruolo della giurisdizione, alla quale sono inrealtà diretti gli attacchi verbali sguaiati, violenti, scompostinelle forme ma strategicamente organizzati, ai quali ormaigiornalmente assistiamo.


Caro Direttore, i detrattori "a
prescindere" della magistratura vedono accrescere le proprie file,
con l'ingresso di sempre nuovi epigoni e corifei. Gli attacchi, in
genere, si spiegano con banali motivi di risentimento o di
interesse personale, ancorché paludati di alti e nobili argomenti.
Nell'articolo a firma di Piero Ostellino pubblicato sabato 11
maggio sul Corriere della Sera, cioè su uno dei principali giornali
italiani, leggo con indignazione un misto di luoghi comuni e di
generiche offese rivolte ai magistrati, in un profluvio di insulti,
che è agli antipodi di un obiettivo approccio critico. Il caso
specifico si colloca, purtroppo, in un quadro di preoccupante
attualità. La questione non è tanto la difesa della magistratura,
quanto piuttosto il ruolo della giurisdizione, alla quale sono in
realtà diretti gli attacchi verbali sguaiati, violenti, scomposti
nelle forme ma strategicamente organizzati, ai quali ormai
giornalmente assistiamo. Il contrasto alla corruzione e a una
criminalità sempre più infiltrate nel tessuto istituzionale,
economico e finanziario, i temi della condizione delle carceri,
delle riforme processuali, dell'adeguamento del sistema
sanzionatorio, della tutela dei diritti, paiono scomparsi dalla
riflessione pubblica e dall'agenda politica, mentre si
riaffacciano, a mo' di minaccia, proposte di modifica degli assetti
della magistratura e, di riflesso, della giurisdizione.



Non è in discussione, ovviamente,
il diritto di critica, ma questa deve essere serena, informata,
possibilmente immune da interessi individuali e l'informazione non
deve cedere, come invece accade, a generalizzazioni superficiali,
preconcette e interessate e non deve prestarsi a sistematiche
campagne denigratorie. Tali ripetuti attacchi si collocano, per di
più, in un contesto di generale caduta della coesione sociale e di
indebolimento della legalità e delle stesse strutture
istituzionali, aggravati dall'obiettivo, da parte di alcuni, del
perseguimento di interessi personali, spesso camuffati sotto
l'apparenza dell'interesse generale. In siffatto clima, che
richiederebbe un forte impegno diffuso sui temi della giustizia e
della legalità, questi temi vengono trascurati; anzi, proprio dagli
ambienti politici e istituzionali si scagliano scandalosi e
violenti attacchi verbali contro la magistratura, con parte della
stampa a farvi coro. A fronte di ciò, spiace che dagli stessi
ambienti politici e istituzionali spesso non si levino, con
adeguata fermezza e tempestività, voci compatte, a contrasto di
quella sistematica violenza verbale, che può essere giudicata
moderata solo per l'eccesso di assuefazione. I rischi, com'è o
dovrebbe essere chiaro, riguardano non solo la magistratura, ma le
istituzioni tutte, che ne risultano minate, e non solo la
giustizia, ma anche l'economia e gli altri settori della vita
associata; in una parola, la qualità della nostra democrazia.



Rodolfo M. Sabelli, presidente
Associazione nazionale magistrati