"Mi auguro che nessuno voglia
equivocare il comunicato del Capo dello Stato. Escludo che ci sia
un collegamento tra la decisione della Cassazione e le riforme, nel
senso che queste non possono e non devono essere una risposta ad
una sentenza di condanna. Significherebbe negare il rispetto e la
fiducia nella magistratura, richiamati dal presidente
Napolitano". Così il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli in
un'intervista al Messaggero.
"Di necessità di riforma della giustizia abbiamo sempre
parlato.
Prima delle ultime elezioni politiche - ricorda Sabelli - l'Anm ha
presentato una serie di proposte, tutte relative
all'amministrazione della giustizia. Ma le riforme non devono e non
possono toccare gli assetti costituzionali della magistratura e
della giurisdizione, garanzia d'indipendenza e
d'imparzialità.
Vanno risolte criticità quali la lunghezza dei processi, il
contenzioso eccessivo, l'efficacia dell'azione giudiziaria. Abbiamo
più volte chiesto di modificare l'ex Cirielli sulla prescrizione,
la legge sul falso in bilancio, oltre ad aver proposto
l'introduzione di nuove fattispecie come
'autoriciclaggio.
Per non parlare poi dell'enorme arretrato civile e del
sovraffollamento delle carceri, da risolvere con soluzioni
strutturali".