L'Associazione nazionale magistrati esprime forte indignazione per il contenuto del videomessaggio diffuso oggi dal senatore Silvio Berlusconi e contenente gravissimi attacchi alla magistratura, attacchi che si risolvono in una vera e propria aggressione ai principi su cui si fonda uno Stato di diritto. Tali accuse costituiscono l’ennesima, grottesca e stanca ripetizione di concetti vecchi ma non per questo meno gravi. Non è in discussione il diritto di una persona condannata di sostenere le proprie difese e di criticare le decisioni giudiziarie. Non sono, invece, accettabili e vanno respinte con fermezza ricostruzioni false di vicende processuali che si sono svolte nel rispetto della legge e delle garanzie della difesa, come riconosciuto dalla stessa Corte di Cassazione. Quelle accuse si inseriscono in una strategia di delegittimazione della magistratura che dura da troppo tempo e che ora si intensifica nel tentativo di vanificare gli effetti di una sentenza definitiva, in violazione del principio di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Sono accuse che chiamano in causa non solo la magistratura, ma lo Stato di diritto, le sue regole e le sue Istituzioni: ed è a queste che la magistratura associata si rivolge per denunciare il rischio che simili attacchi possano indebolire la credibilità di tutte le Istituzioni democratiche.
Rodolfo M. Sabelli - presidente
Valerio Savio - vice presidente
Maurizio Carbone - segretario generale