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AREA GENERALE | Appuntamenti
1 ottobre 2012

Anm, subito il Tribunale della Famiglia

Il convegno nazionaledella Giustizia minorile svoltosi sabato 29 settembre a Roma,organizzato da Aimmf e Anm, spinge per la rapida approvazione diuna riforma ordinamentale che superi le attuali ripartizioni dicompetenze ed istituisca il "Tribunale della Famiglia" , con unaparallela incisiva  modifica delle procedure.


"Stati Generali" della giurisdizione
minorile, sabato 29 settembre, a Roma, in Cassazione, al convegno
nazionale "Per una Giustizia a misura di minore" organizzato
dall'Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la
Famiglia (Aimmf), con il patrocinio e la partecipazione dell'Anm,
per dare una sede al confronto con avvocatura, politica,
istituzioni del settore sui temi "caldi" della giustizia
minorile.



Presenti un centinaio di magistrati
minorili e tra loro numerosi dirigenti e giudici onorari, il Capo
Dipartimento Giustizia Minorile Caterina Chinnici, il Garante
Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza Vincenzo Spadafora, i
Presidenti dell'Unione Nazionale delle Camere Minorili Avv. Luca
Muglia e della Camera Minorile Nazionale Avv. Maria Giovanna Ruo, e
ancora i parlamentari impegnati sui disegni di legge in itinere
Federico Palomba  (Idv ), Anna Serafini (Pd), Maria Elisabetta
Alberti Casellati (Pdl), il dibattito - coordinato dal Presidente
Aimmf Luciano Spina e chiuso da un intervento del Presidente della
Cassazione Ernesto Lupo (come sempre non banale, e nel merito dei
problemi ) - ha mandato alla politica  messaggi per una volta
chiari ed assolutamente univoci.



Magari, come sempre accade, con
sottolineature diverse sulle priorità o su specifiche
tecnicalità,  tutti gli operatori forensi intervenuti si sono
infatti trovati d'accordo su alcune linee guida di ogni intervento
di riforma che voglia salvare le attuali positive esperienze di
tanti uffici superando le attuali criticità della giustizia
minorile:





Radicalmente "bocciata" da tutti la
proposta del disegno di legge "Alberti Casellati" di lasciare in
vita i Tribunali per i Minorenni, e le Procure, per il solo penale,
spostando tutte le altre competenze ad una sezione specializzata
del Tribunale ordinario: proposta giudicata figlia di una volontà
di "normalizzazione" della giustizia minorile e di annullamento
della sua attuale "specificità" (così l'on. Palomba), oltre che
dannosa perchè fondata sull'idea, da tutti gli interventi valutata
come di retroguardia, che si debba separare dal penale la sfera di
"protezione" del minore.



Un mondo professionale particolare,
quello minorile. Un mondo in cui si "pensa positivo" più che
altrove. Un mondo più aperto all'esterno, si direbbe per antica
abitudine, e meno corporativo, in cui può capitar , come è avvenuto
a metà mattina, che i magistrati applaudano l'avvocato (Muglia)
quando testimonia, lodando le modalità di lavoro dei Tribunali, che
"nei collegi spesso è il magistrato professionale ad essere
l'ausiliario dell'onorario".

Valerio Savio, per la Giunta Esecutiva Centrale dell'Anm