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AREA GENERALE | Notizie
9 aprile 2017

Il 9 aprile del 2015 la strage al Tribunale di Milano

In ricordo del giudice Fernando Ciampi e delle altre vittime

Il 9 aprile 2015, alle ore 10.55, Fernando Ciampi, giudice della sezione Impresa del Tribunale di Milano, veniva ucciso nella sua stanza, mentre era al lavoro, da un uomo entrato armato in Tribunale e deciso a fare una strage per vendicarsi di presunte ingiustizie subite dal sistema: prima del giudice Ciampi, il medesimo assassino aveva infatti colpito a morte altre due persone, Lorenzo Claris Appiani, giovane avvocato, e Giorgio Erba, e ne aveva ferito altre due.

Entrato in magistratura giovanissimo a 24 anni, nel 1967, e ormai prossimo alla pensione, Fernando Ciampi aveva attraversato molte stagioni all’interno del Tribunale di Milano, affrontando il suo lavoro sempre con grande professionalità ed equilibrio. Era stato per anni presidente di sezione e, terminato tale incarico, era tornato a fare il “giudice semplice”, dimostrando una umiltà e disponibilità di rara fattura. Ma aveva avuto la “sventura” di occuparsi, in passato, di un procedimento civile riguardante il suo assassino.

Mai era successo prima d’allora che un giudice civile venisse colpito e assassinato in Tribunale, solo per aver compiuto il proprio lavoro, per aver esercitato la funzione giurisdizionale. E al posto di Ciampi, vittima casuale, quel giorno avrebbe potuto trovarsi un qualsiasi altro magistrato.

A distanza di due anni dalla morte, l’Associazione Nazionale Magistrati di Milano ricorda con commozione la figura di Fernando Ciampi, “giudice rigoroso, integerrimo, grande lavoratore”, e le altre vittime del 9 aprile.

Il rigore, l'attaccamento al lavoro, la grande capacità di adattamento del giudice Ciampi rappresentano valori e modelli di riferimento per tutta la Magistratura.