Il Comitato Direttivo Centrale, all’esito dell’odierna discussione con la partecipazione dei dirigenti degli Uffici giudiziari italiani, condivide integralmente le loro preoccupazioni collegate all’attuazione della riforma in tema di doppia dirigenza nell’ambito degli uffici giudiziari.
Ciò in ragione delle rilevanti scoperture degli organici dei dirigenti amministrativi, della conseguente supplenza gravante sui capi degli uffici nonché delle incertezze interpretative cui essa ha dato luogo nel rapporto tra le due dirigenze; rapporto che va improntato, pur in difetto di vincolo di gerarchia, al prevalente rilievo delle esigenze dell’attività giudiziaria rispetto alle quali quella amministrativa è di supporto.
Consapevole delle ricadute delle segnalate criticità sullo svolgimento dei compiti istituzionali dei presidenti e dei procuratori, sull’ordinato ed efficace esercizio dell’attività giudiziaria e sulla garanzia di pronta risposta alle esigenze urgenti di tutela della salubrità e della sicurezza degli uffici giudiziari, l’ANM auspica che il Ministero della Giustizia si attivi per dare compiuta attuazione alla riforma della doppia dirigenza, provvedendo all’integrale copertura dei posti vacanti di dirigente amministrativo e alla istituzione di quelli attualmente non previsti nonché alla costituzione delle Direzioni Regionali del Ministero della Giustizia.
Del pari ritiene necessaria una pronta soluzione alle incertezze interpretative della normativa di settore con gli opportuni interventi a cui l’ANM intende contribuire costituendo apposita commissione tecnica con funzioni di studio e di proposta.
All’uopo designa quali componenti della predetta Commissione Rossella Marro, Manuela Fasolato, Ugo Scavuzzo e Michele Consiglio.