L’incendio che ha distrutto una vasta area del palazzo di giustizia di Milano, cagionando danni non ancora quantificabili, ne ha reso inservibili uffici di vitale importanza per la vita giudiziaria. Esso si è verificato in un momento già drammatico per la collettività.
Le indagini stabiliranno le cause dell’evento, ma già i primi accertamenti le indicano in un corto circuito. Ciò rende ancora una volta evidente quanto siano allarmanti le condizioni di sicurezza di uno dei centri giudiziari principali del Paese e riporta di attualità, come periodicamente purtroppo accade, in tutta la sua gravità, il problema della sicurezza dei palazzi di giustizia in Italia, in relazione sia agli aspetti strutturali e ambientali sia a quelli degli accessi e ai loro controlli.
L’ANM denuncia instancabilmente questi rischi, che pongono a repentaglio salute e incolumità di chi ogni giorno opera o frequenta questi luoghi ove si rendono servizi essenziali per la collettività: negli ultimi cinque anni si sono contati 17 incendi di varia portata nei palazzi di giustizia, oltre a tanti altri eventi che mettono a nudo l’inadeguatezza delle strutture.
Quando la tragica emergenza sanitaria sarà risolta dovrà finalmente essere affrontato senza più tentennamenti e in modo prioritario questo problema, prima che nuovi “incidenti” possa causare danni e vittime.
Ai colleghi milanesi, colpiti da un evento che rende ancora più difficile la loro terribile quotidianità, va la più calorosa solidarietà dell’ANM, insieme con lo sdegno per titoli e articoli di stampa che non fanno altro che squalificare i loro autori.
La Giunta Esecutiva Centale dell'ANM