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4 aprile 2022

Comunicato sul processo telematico in Corte di Cassazione

A far data dal 31 marzo 2021 ha preso avvio il processo telematico in Corte di Cassazione.

La Corte ha ricevuto un programma per la gestione del processo telematico, fornito dalla impresa che ha stipulato il contratto con il Ministero della giustizia, che è stato da subito valutato come inadeguato, malfunzionante, poco centrato sulle specifiche del processo di Cassazione e privo di diverse funzioni.

Queste criticità sono state rappresentate al Ministero e segnatamente alla DGSIA (Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati) che ha attivato, tramite la stessa impresa, una serie di operazioni di aggiornamento per mezzo di schede (schede FN) che servono ad implementare il programma e a risolvere o rimediare a queste criticità.

Si deve però rilevare che ancora oggi le criticità non sono state superate, sia perché queste schede di aggiornamento spesso non vengono consegnate nei termini previsti, sia perché, quando consegnate, risultano qualitativamente non adeguate a raggiungere gli obiettivi prefissati; nonostante questo, per ogni aggiornamento l’impresa viene retribuita e ciò fa lievitare il costo inziale della fornitura.

Il progetto di ottimizzare al massimo il programma già esistente non è ancora completato, né è prevedibile quando lo sarà e se raggiungerà anche qualitativamente gli obiettivi prefissati.    Non è ancora disponibile uno strumento adeguato alla gestione informatica dei fascicoli che vengono spogliati in sesta sezione - e che dopo l'abolizione della sesta verranno spogliati all'interno delle sezioni - né una applicazione per la compilazione e gestione delle schede di classificazione, con la funzione di raggruppamento, onde consentire la fissazione di udienze monotematiche. A parte ciò vi sono ancora diverse prestazioni che devono essere migliorate, come l'intestazione delle sentenze, la c.d. navetta e la efficienza del download, dal momento che i Magistrati hanno bisogno di scaricare rapidamente l'equivalente del fascicoletto con gli atti regolamentari.

Un altro profilo di criticità piuttosto rilevante è rappresentato dal fatto che i Magistrati non vengono preventivamente informati del rilascio degli aggiornamenti e delle possibili disfunzioni temporanee conseguenti. Nelle settimane scorse si è verificato un significativo malfunzionamento del sistema come conseguenza del rilascio di alcuni aggiornamenti, che ha impedito a molti Colleghi di utilizzare il programma per più giorni, sia per la consultazione che per il deposito.  I Magistrati non erano stati preavvisati e nel momento in cui hanno chiesto informazioni all'assistenza non hanno ricevuto risposte tempestive.  La scelta di affidare l'assistenza unicamente ad una interlocuzione via mail con i tecnici non sembra infatti funzionale a ottenere adeguate e pronte risposte alle molteplici criticità che si devono affrontare nell’uso del programma. In questo modo si corre il rischio di creare un clima generalizzato di sfiducia nei confronti del processo il telematico.

I Magistrati della Corte hanno bisogno di risposte certe su quando e come il programma sarà in grado di funzionare in relazione alle loro esigenze, diversamente non si potranno conseguire gli obiettivi del PNRR.

L'organizzazione della Corte e gli obiettivi quantitativi e qualitativi che essa si propone non possono essere condizionati dalle scelte tecniche e soprattutto non possono essere condizionati dalla inefficiente attuazione di queste scelte tecniche.

La Corte ha bisogno di un software applicativo efficiente e funzionale ad attuare adeguatamente il processo telematico, di pronto e facile uso; se l'attuale applicativo non può raggiungere un livello di performance adeguato dovrà essere sostituito.