Il disegno di legge di bilancio per l'anno 2024 non prevede investimenti futuri per l'amministrazione della giustizia, con la sola eccezione delle provvidenze spettanti ai magistrati onorari a seguito delle pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Vengono così smentite le rassicurazioni del Ministro circa la destinazione di adeguate risorse alla giustizia.
È dovere dell’ANM ricordare al Ministro ed ai cittadini che l’amministrazione della giustizia, che si vuole sempre più celere ed informatizzata, costituisce un settore fondamentale per la crescita del Paese e per il funzionamento dello Stato, e necessita perciò di robuste e costanti risorse, che si rendono tanto più necessarie quanto più si persegue l’obiettivo di rendere un servizio alla collettività e di raggiungere i risultati previsti dal PNRR.
Tale necessità tuttavia non sembra essere compresa.
I magistrati sono abituati da tempo a sopperire ad inefficienze che non dipendono da loro (scarsità di cancellieri; edilizia giudiziaria inadeguata; applicativi informatici malfunzionanti; lungaggini nell’assistenza tecnica) ma non possono sostituirsi al Ministro, unico soggetto cui l’art. 110 della Costituzione attribuisce la competenza sull’organizzazione e sul funzionamento dei servizi relativi alla giustizia.
Sono rimasti allo stato inascoltati gli argomenti con cui il CDC ha chiesto la stabilizzazione della figura degli addetti all’ufficio per il processo ; il passaggio al processo penale telematico avviene in questi giorni con modalità talmente frettolose da apparire un mero manifesto, più che un risultato duraturo, e certamente alla data del 1° gennaio 2024 – a partire dalla quale i nuovi procedimenti penali nella fase delle indagini preliminari dovranno essere gestiti in modalità digitale attraverso il nuovo applicativo "APP" per il processo penale telematico – assisteremo ancora ai numerosi problemi che già oggi vengono segnalati da quanti stanno sperimentando APP negli uffici individuati quali uffici-pilota.
La magistratura opera al servizio del Paese ed è consapevole che la fiducia dei cittadini nelle istituzioni si conquista e si conserva garantendo loro un sistema giudiziario adeguato, che possa soddisfare la domanda di giustizia civile, penale e del lavoro. Per tale ragione avverte il pericolo che la mancanza di risorse vanifichi tutti i suoi quotidiani sforzi, e denuncia il rischio che tutte le inefficienze che dipenderanno da tale mancanza vengano additate come frutto della sua negligenza.
L’ANM invita perciò il Ministro e il Governo al rispetto delle responsabilità assunte in materia di investimenti per gli uffici giudiziari, garantendo la digitalizzazione di tutti gli uffici giudiziari secondo tempi e modi che consentano adeguata formazione agli operatori, ampliando le dotazioni organiche del personale amministrativo e stabilizzando la funzione degli addetti all’Ufficio per il processo.