“Viva preoccupazione per il ripetersi di tali aggressioni che possono trovare terreno fertile anche in un clima di delegittimazione della funzione giudiziaria”, afferma la Giunta esecutiva centrale
ROMA, 28 marzo - “Non è passato neanche un mese dall’aggressione subita da una collega del Tribunale civile di Roma che le cronache ci consegnano un altro sconcertante episodio. Questa volta è successo a Latina, dove Clara Trapuzzano, giudice di quel Tribunale, è stata aggredita da un imputato che, dopo aver applaudito ironicamente alla lettura in udienza del dispositivo di condanna, si è accostato a lei minacciandola di morte”. Così la Giunta esecutiva centrale dell’Anm in una nota.
“L’Associazione nazionale magistrati, nel manifestare solidarietà e vicinanza alla collega Trapuzzano, non può non esprimere viva preoccupazione per il ripetersi di tali aggressioni che possono trovare terreno fertile anche in un clima di delegittimazione della funzione giudiziaria. Ritiene necessario un alto livello di attenzione delle competenti autorità al fine di garantire, anche attraverso l’indispensabile presenza della forza pubblica e il doveroso rafforzamento dei presidi di sicurezza negli uffici giudiziari, che simili episodi non abbiano più a ripetersi”, conclude la Giunta.