di Liana Milella
“È molto verosimile quanto ha scritto Sallusti” dice Meloni dal buon ritiro nella masseria pugliese Pacifico. Aggettivo realistico presidente Giuseppe Santalucia?
“No, assolutamente. Si aggiungono fantasie a fantasie e mere congetture a illazioni malevole e nocive”.
Da capo delle toghe lei sa tutto. Non l’è giunta voce di una presunta inchiesta?
“Già lo stesso Sallusti afferma di non avere notizie. E io provo disagio a dover intervenire sui contenuti di un articolo che per ammissione stessa di chi lo ha scritto non si poggia su fatti concreti”.
In queste ore sono molti i colleghi che la chiamano?
“Registro più che altro un comprensibile sentimento d’indignazione per il fatto che la magistratura venga chiamata in causa quale protagonista o co-protagonista di un fantomatico complotto”.
Solo un complotto?
“Più che altro una bufala”.
Davvero?
“Lì si parla proprio di un complotto mirato a sovvertire l’assetto democratico, ma non ci si avvede che proprio questo modo di fare giornalismo offende la democrazia perché colpisce un’istituzione con una leggerezza e un’impudenza che continuano a sorprendermi. Non riesco a fare il callo di fronte a questo modo di avvelenare il dibattito pubblico”.
Lei è una toga poco incline agli scenari. È un uomo di diritto. Ma non siamo forse sulla stessa linea del caso Crosetto, che già per il vostro congresso di Area a Palermo aveva ipotizzato la combine tra magistratura e politica?
“Esattamente. È lo stesso meccanismo che viene replicato. Si lanciano allarmi sul nulla, con l’effetto di screditare per l’ennesima volta la magistratura. E ricordo che proprio l’allarme Crosetto non ha avuto alcun seguito. Ma io mi chiedo se non sia il caso di chiedere conto di simili atteggiamenti fortemente lesivi di un’istituzione come la magistratura”.
A chi vuole chiedere conto?
“Il Csm, per Costituzione, è chiamato a tutelare l’autonomia e indipendenza, e quindi anche l’immagine della magistratura”.
Leggi alla mano, è un fatto che questa maggioranza vuole accorciarvi le unghie.
“Vengono costruite ad arte insidie del tutto inesistenti per poi poter dire che la magistratura va riformata e dare così sostegno a riforme improvvide come quelle in cantiere. S’innesca un circolo vizioso: prima una notizia falsa, poi il cosiddetto pericolo democratico, quindi la scure sulle toghe. Ma c’è anche un altro effetto…”
Quale?
“Ove mai dovesse esserci un provvedimento su Arianna Meloni, foss’anche per disturbo della quiete pubblico, avremmo la prova del complotto. Mi pare solo un modo per intimidirci e isolarci”.
Forse è l’antipasto per far camminare più in fretta in Parlamento la separazione delle carriere.
“È assolutamente probabile che sia così perché con queste fantastiche invenzioni si avvelena il dibattito sulla giustizia e a quel punto il merito delle leggi interessa poco e diventa solo urgente riformare, prescindendo del tutto dai contenuti”.
Sbaglio o Sallusti e i suoi non sanno neppure cos’è il traffico di influenze dopo la stretta esiziale di Nordio? Non si può contestare salvo che non ci sia stato un passaggio di denaro. Quindi Arianna Meloni è libera di occuparsi di nomine.
“Quando si costruiscono fandonie non si ha certo lo scrupolo di andare a verificare qualche sia l’effettivo ambito applicativo delle norme”.
Se nella maggioranza ci sono tutte queste paure sul traffico di influenze forse l’intervento di Nordio era preventivo?
“L’abbiamo detto in tutte le sedi possibili che agire su questo reato e sull’abuso d’ufficio era una cattiva idea. Certo che oggi è singolare che venga chiamato in causa proprio una fattispecie che ha subito una dura cura dimagrante che ne ha depotenziato la portata”.
“Inimmaginabile, sconcertante, inquietante”. Sono gli aggettivi che usa la ministra Casellati, ex presidente del Senato e laica del Csm, per sottoscrivere l’articolo di Sallusti.
“Io invece resto sconcertato dal silenzio della maggioranza di governo che fantastica sull’articolo di Sallusti e non spende una parola per difendere la nostra istituzione infangata dall’accusa di ordire complotti”.
Prevale la tesi di Forza Italia su Berlusconi vittima di voi giudici in combine con la sinistra.
“Purtroppo vedo e sento narrazioni che si sovrappongono alla realtà dei fatti, ma che purtroppo, ripetute ossessivamente, possono assumere in modo ingannevole qualche sembianza di verità”.