L'Associazione Nazionale Magistrati, a fronte delle dichiarazioni diffuse ieri dopo la pronuncia della sentenza di condanna per la 'vicenda Mediaset', ricorda che, se è lecita la critica nei confronti dei provvedimenti giudiziari, specialmente quando questa provenga da quanti sono direttamente destinatari della condanna, tuttavia sono inaccettabili e vanno respinti con fermezza gli insulti e gli attacchi verbali rivolti ai magistrati, fino alla Corte di Cassazione, insulti e attacchi che si risolvono in un'aggressione nei riguardi dell'intera magistratura. L'Associazione esprime solidarietà ai colleghi offesi, i quali alla scompostezza dei toni hanno opposto un responsabile silenzio.
Va sottolineato che la Corte di Cassazione con la sentenza e la procura generale nella requisitoria hanno riconosciuto la correttezza del processo e delle decisioni assunte (ad eccezione del profilo concernente la durata della pena accessoria), con ciò escludendo qualsiasi accanimento giudiziario o atteggiamento pregiudiziale.
Rodolfo Sabelli - presidente dell’ANM
Valerio Savio - vice presidente
Maurizio Carbone - segretario generale
Roma, 2 agosto 2013