L'ANM è l'associazione cui aderisce circa il 90%
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.




https://www.associazionemagistrati.it/4668/upp-stabilizzazione-e-prospettive.htm
ORGANI ANM | Documenti ufficiali
14 dicembre 2024

UPP: stabilizzazione e prospettive

Il tavolo della trattativa con le rappresentanze sindacali di categoria per la firma del contratto integrativo del 28 novembre 2024 si è concluso con un nulla di fatto e non si ha certezza dei numeri della stabilizzazione dei funzionari dell’UPP, per la quale è stata annunciata l’istituzione di una commissione ministeriale allo scopo di fissarne i criteri selettivi.

I contratti con cui sono stati assunti gli addetti all’UPP scadranno il 30 giugno 2026.

Il disegno di legge di bilancio all’art. 20 autorizzerebbe la stabilizzazione di sole 2600 unità di personale PNRR assunto a tempo determinato (compresi tecnici e data entry) nell’anno 2026 e nel piano strutturale del MEF si ipotizza la stabilizzazione fino al 2029 di 6000 unità di tutto il personale precario del PNRR (cioè non solo degli addetti all’UPP).

Non è chiaro se le risorse stanziate dal governo Draghi per l’Ufficio del Processo a regime (composto di sole 1500 unità) saranno utilizzate per la stabilizzazione dei funzionari giudiziari addetti all’UPP e in quale misura.

Sono in corso gli scorrimenti delle graduatorie dei concorsi di Agenzia delle Entrate e RIPAM, mentre la norma di cui all’art. 22 del PNRR 2024 è di fatto restata disapplicata: si prospetta dunque una nuova deflagrante emorragia di personale addetto all’UPP che nell’amministrazione della giustizia non ha trovato prospettive di un futuro stabile.

Le scoperture di organico degli addetti all’UPP sono in vertiginoso aumento, ben oltre il 30% di quelle registrate all’atto del monitoraggio lanciato dalla ANM di giugno 2024.

Esistono ancora uffici in cui i funzionari addetti all’UPP in servizio sono assegnati a mansioni meramente amministrative quali l’assistenza e verbalizzazione in udienza, complici le forti scoperture di organico in particolare per la qualifica di operatore giudiziario per cui sfiora il 50%.

L’UPP si è rivelata una risorsa preziosa e irrinunciabile che, nonostante le ancora allarmanti scoperture degli organici della magistratura e del personale amministrativo e la inadeguatezza delle risorse informatiche e digitali, supporta l’enorme impegno profuso dalla magistratura giudicante verso il raggiungimento degli obiettivi del PNRR che, se nel breve periodo è quasi compiuto, desta forte preoccupazione con lo sguardo rivolto alla scadenza del 30.6.2026 e in particolare nel settore civile (il target per il penale è già conseguito).

Si corre il rischio di fallire l’obiettivo imposto dall’Europa e di vanificare uno straordinario investimento professionale e gestionale di tutta la magistratura.

Il CDC pertanto chiede al Ministero di:

-stabilizzare l’intero contingente organico previsto dal PNRR per l’Ufficio per il Processo;

-definire il ruolo e le mansioni degli addetti all’UPP a regime, attraverso la previsione di una specifica categoria professionale nell’ambito del CCI avendo cura di chiarire in maniera netta che le mansioni dei funzionari giudiziari inseriti stabilmente nell’organizzazione giudiziaria non devono e non possono essere meramente amministrative, coerentemente con la funzione dell’UPP di supporto alla giurisdizione, con il conseguente aumento di organico;

-rendere operativa la norma di cui all’art. 22 del PNRR 2024 consentendo effettivamente ai funzionari vincitori di concorso a tempo indeterminato di differire l’immissione in servizio nell’amministrazione di destinazione.

-estendere l’UPP anche agli uffici giudiziari che attualmente ne sono privi.

Approvato all'unanimità