Roma, Milano, Bari. Tre appuntamenti per l’Associazione nazionale magistrati alla vigilia dell’esame dell’Aula del Senato della riforma Nordio che prevede la separazione delle carriere, il raddoppio del Csm e l’istituzione di un’Alta corte disciplinare. A raccontare i tre eventi le relazioni introduttive del presidente Cesare Parodi e del segretario Rocco Maruotti in apertura del Comitato direttivo centrale di Roma.
"Prendiamo atto di questa accelerazione sulla riforma costituzionale dell'ordinamento giudiziario, che secondo noi rappresenta qualcosa di diverso rispetto alle prassi parlamentari. Per questo abbiamo deciso di organizzare tre appuntamenti di confronto, discussione e dibattito aperti alla cittadinanza nella giornata del 10 giugno", spiega il presidente Cesare Parodi. Sono appunto Roma, Milano e Bari i tre luoghi scelti. "Non si tratterà solo di eventi tra magistrati ma momenti di confronto aperti, cui parteciperanno rappresentanti del mondo accademico, dell'avvocatura e della cultura. L'obiettivo è coinvolgere i cittadini in una riflessione più ampia che non riguarda soltanto la riforma, ma anche il ruolo della magistratura”, aggiunge Parodi.
"Devo ringraziare le giunte coinvolte nell’iniziativa ed Emilia Conforti per il supporto che ha dato nel coordinarle, perché in meno di cinque giorni sono riuscite ad organizzare tre eventi in cui saranno coinvolti professori, giornalisti, scrittori, registi, avvocati e altre personalità. Abbiamo deciso di far parlare soprattutto gli altri, non magistrati, e si è trattato di una scelta che finora ha riscosso apprezzamenti e che siamo certi raccoglierà anche la convinta adesione dei colleghi in un pomeriggio di un giorno di lavoro ma che coincide anche con il preannunciato inizio dei lavori nell’aula del Senato sul testo della riforma costituzionale della magistratura, poi rinviato come sapete di una settimana al 18 giugno", aggiunge il segretario Rocco Maruotti.
Il Comitato direttivo centrale ha poi affrontato gli altri punti all’ordine del giorno. Fra questi l’approvazione di un documento che mette al centro la tutela dell’associazionismo con l’obiettivo di "evitare che il confronto delle idee si trasformi in logiche di appartenenza e di clientela, nonché di impedire qualsiasi collateralismo politico". Fra gli impegni previsti, un mandato alla commissione Testo Unico Dirigenza e alla commissione Ordinamento Giudiziario di elaborare una serie proposte. E poi due inviti rivolti proprio allo stesso mondo della magistratura: quello rivolto agli eletti nei consigli giudiziari "a verificare che i relativi regolamenti assicurino la massima trasparenza e pubblicità dei lavori ed evitando ogni possibile conflitto di interessi". Ma anche quello ai dirigenti degli uffici a "trasmettere i propri provvedimenti organizzativi e le variazioni tabellari a tutti i magistrati dell’ufficio anche via mail, riservando l’uso di Cosmapp alla formulazione di eventuali osservazioni”.
Si è parlato anche degli addetti all’ufficio per il processo, il cui contributo è prezioso per il funzionamento della giustizia ma i cui contratti precari andranno in buona parte a scadere nei prossimi mesi. Nei prossimi Comitati direttivi si tornerà poi a discutere delle modalità di coinvolgimento dei magistrati ordinari in tirocinio nelle attività dell'Associazione.
La prossima riunione del “parlamentino” dell’Anm è fissata per il 12 e 13 luglio prossimi.