L'Anm non esclude iniziative sul piano giudiziario a
sostegno dei magistrati
L'Associazione nazionale magistrati ribadisce la netta
contrarietà al trasferimento d'ufficio dei magistrati e, in
particolare, a quello dei magistrati più giovani che già sono stati
destinati d'ufficio a sedi disagiate e che verrebbero a subire un
ulteriore inaccettabile disagio.
L'Anm esprime preoccupazione per l'accelerazione della procedura
per i trasferimenti d'ufficio, riservandosi l'adozione di ogni
iniziativa, anche sul piano giudiziario, a sostegno dei
magistrati.
La Giunta, alla luce dell'avvio da parte del Csm della procedura
per i trasferimenti d'ufficio, insiste sulle proposte più volte
avanzate, sia sul piano legislativo sia su quello amministrativo,
per risolvere la questione della scopertura degli organici in
procura: revisione delle circoscrizioni giudiziarie; deroga alle
limitazioni al passaggio di funzioni; possibilità di disporre
l'applicazione temporanea in procura, su disponibilità, anche dei
giudici.
La Gec richiama i numerosi documenti approvati al riguardo e, in
particolare, quello consegnato al Csm in occasione dell'audizione
del primo aprile del 2009 nel quale si evidenziava anche l'assoluta
necessità di introdurre sistemi di incentivazione sul piano
amministrativo non solo per il trasferimento e l'applicazione, ma
anche per la disponibilità a permanere nelle sedi disagiate.
Nello stesso documento la Giunta auspicava che alle esigenze di
copertura dell'organico si facesse fronte anche tenendo conto del
numero dei magistrati fuori ruolo.