L'ANM è l'associazione cui aderisce circa il 90%
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.




https://www.associazionemagistrati.it/4832/proposta-commissione-carichi-esigibili-modificata-sugli-standard-di-rendimento.htm
ORGANI ANM | Documenti ufficiali
24 aprile 2021

Proposta Commissione Carichi esigibili modificata sugli standard di rendimento

Presentata e approvata dal Cdc nel corso della seduta del 24-25 aprile 2021

La Commissione Carichi Esigibili propone al Comitato Direttivo Centrale dell’Anm. di chiedere al Consiglio Superiore della Magistratura di integrare la proposta elaborata, nel corso dell’attuale consiliatura, dal gruppo di lavoro istituito dalla quarta Commissione del CSM sugli standard di rendimento nel settore civile di primo grado secondo le seguenti modalità:

  1. di ridurre lo standard minimo di rendimento per i giudici che prestano servizio presso un Tribunale caratterizzato da un elevato “turn over” (tenuto conto che i frequenti trasferimenti aggravano il lavoro del magistrato, in relazione alla necessità di redistribuire i ruoli dei colleghi trasferiti ad altra sede) o presso una sede che presenta i requisiti per essere dichiarata “disagiata” ex L. n. 133/1988 o, ancora, presso i Tribunali il cui numero di giudici effettivamente in servizio sia pari o inferiore a 15;
  2. di ridurre lo standard minimo di rendimento per i magistrati titolari di ruoli prevalentemente decisori gravati per almeno il 30% da cause ultratriennali;
  3. di inserire, nell’ambito del contenzioso civile, nella categoria delle cd. forme di definizione decisoria, oltre alle sentenze, alle ordinanze ex art. 702 bis c.p.c., alle ordinanze cautelari di primo e di secondo grado, alle ordinanze ex art. 186 quater c.p.c. cui non segua la richiesta di sentenza della parte e alle ordinanze possessorie e nunciatorie, anche la proposta conciliativa ex art 185 c.p.c. seguita dal processo verbale di conciliazione o non seguita da sentenza;
  4. di inserire, nell’ambito del settore lavoro, nella categoria delle cd. forme di definizione decisoria, oltre alle sentenze, alle ordinanze del cd. Rito Sommario Fornero, alle ordinanze cautelari ante causam, alle ordinanze ex art.702 bis c.p.c. che definiscono le azioni contro la discriminazione, ai decreti ex art.28 L. n. 300/1970, alle ordinanze collegiali di reclamo avverso i provvedimenti cautelari ex art.669 terdecies c.p.c., anche la proposta conciliativa ex art 420 c.p.c. seguita dal processo verbale di conciliazione o non seguita da sentenza.