ROMA, 15 novembre - “Per settimane ci è stato ripetuto che l'Anm non deve politicizzare il referendum e che non deve trasformarsi in un partito. E dunque, seguendo anche gli autorevoli consigli che ci sono arrivati, e per evitare ogni possibile ambiguità, abbiamo deciso che nessun esponente dell'Anm farà confronti televisivi con esponenti del governo”. Lo afferma l’Associazione nazionale magistrati in una nota della Giunta esecutiva centrale.
“Noi crediamo che il disegno di legge Nordio, oggetto del referendum, sia un grave danno per la democrazia del Paese, perché determina un ridimensionamento dell’indipendenza della magistratura. Lo spiegheremo nei convegni, nelle assemblee, ovunque saremo invitati. Vorremmo segnalare che insistere sul confronto con l'Anm rischia di riprodurre quella contrapposizione che a parole viene definita scellerata ma che qualcuno potrebbe avere la tentazione di cavalcare. E siamo sicuri non sia l'obiettivo che si vuole raggiungere”.