L'ANM è l'associazione cui aderisce circa il 90%
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.




https://www.associazionemagistrati.it/578/allarme-informatico.htm
ORGANI ANM | Documenti ufficiali
14 giugno 2010

L'Anm sull'allarme informatico

Nonostante il Ministro Castelli abbia più volte affermatol'importanza dell'informatica e la necessità di "procedere al piùpresto con il processo di informatizzazione", l'Anm dichiaraallarme in riferimento alla legge finanziaria del 2006che prevede una riduzione complessiva degli stanziamentirelativi ai servizi informatici del Ministero della Giustizia.


Il Ministro Castelli ha più volte affermato l'importanza
dell'informatica e la necessità di "procedere al più presto con il
processo di informatizzazione".



Da ultimo, nella relazione 2006 al Parlamento, ha riferito di
aver fornito tutti i magistrati di computer, di aver avviato il
processo telematico, di aver varato lo strumento della notifica a
mezzo posta con circa un milione e 700 mila notifiche nel 2005, di
aver ideato e realizzato, con il Consiglio superiore della
magistratura, un potente strumento per la valutazione
dell'efficienza degli uffici giudiziari, denominato
"cruscotto".



Per converso, da un documento elaborato dai referenti
distrettuali per l'informatica e trasmesso al Consiglio superiore
della magistratura il 24 gennaio 2006 emerge che "le dotazioni
informatiche degli uffici sono sempre più obsolete e sempre con
maggiore difficoltà sono disponibili nuove macchine presso i
singoli uffici giudiziari; che gli ultimi computer portatili
assegnati al Ministero ai magistrati per lo svolgimento delle
attività di ufficio risalgono all'anno 2002; che nessun computer
portatile è stato assegnato agli oltre 300 uditori giudiziari che a
breve prenderanno servizio;"



In questo contesto emergenziale, già conseguenza dei continui
tagli alle dotazioni informatiche dal 2002 ad oggi, la legge
finanziaria del 2006 prevede una riduzione complessiva degli
stanziamenti relativi ai servizi informatici del Ministero della
Giustizia:





Peraltro le somme stanziate in alcuni casi sono perfino
insufficienti a fare fronte agli impegni già assunti e rischiano di
essere immediatamente pignorate, come puntualmente avvenuto in
passato, dai numerosi creditori muniti di titolo esecutivo.



L'Anm pertanto esprime allarme per la riduzione quasi integrale
dei servizi di "assistenza tecnica unificata" che - come da
conseguente nota della Direzione Generale Sistemi Informativi
Automatizzati del 17 gennaio 2006 - oggi impone:





In questa situazione emergenziale, si potrà forse progettare
(poco e male), ma non si potrà garantire l'uso di ciò che si sarà
progettato, giacché da domani sarà impossibile:





L'Anm quindi ritiene che non ha senso parlare di "rivoluzione
informatica", non ha senso parlare di "processo telematico", non ha
senso parlare di "informatizzazione dei registri di cancelleria",
se mancano i fondi per la sopravvivenza.



Non ha senso nemmeno risparmiare sulla mancata assunzione di
6000 amministrativi, se poi si fanno i concorsi per gli ufficiali
giudiziari che, con il nuovo processo telematico, non serviranno
più al sistema Giustizia.



L'Anm, pur consapevole della scarsità di fondi disponibili in
via generale nei capitoli del bilancio dello Stato riservati alla
Giustizia, chiede al Ministro Castelli coerenza e ritiene che
non si possa più affidare la sopravvivenza del sistema informatico
- che è l'unico strumento capace di garantire efficienza,
trasparenza e qualità al sistema Giustizia - alla buona volontà dei
singoli i quali, a seguito degli ulteriori, gravosissimi tagli, non
saranno più in grado di evitare il disastro.