La partecipazione di magistrati
alle commissioni di esame di abilitazione alla professione forense
costituisce un onere che la magistratura ha sempre assolto nel
rispetto delle legge che la prevede.
Tuttavia, oggi il considerevole
impegno numerico richiesto annualmente alla magistratura
costituisce un prelievo di energie dall'esercizio delle funzioni
giurisdizionali che è divenuto ormai incompatibile con la nota
esiguità delle risorse umane e le esigenze di celerità del
processo.
L'Anm valuta quindi favorevolmente
la previsione contenuta nel disegno di legge delega n. 2160C ed
altri riuniti in materia di professioni intellettuali, secondo la
quale la possibilità di nomina di magistrati ordinari nelle
commissioni di esame sia limitata eventualmente al solo ruolo di
presidente e in concorso con altri soggetti professionali.
In ragione di ciò, la Giunta
esecutiva centrale si impegna a sollecitare, a cominciare
dall'incontro odierno con il Ministro della Giustizia, tutti gli
organi istituzionali competenti ad una sollecita definizione del
problema nel senso delineato.