L'ANM è l'associazione cui aderisce circa il 90%
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.




https://www.associazionemagistrati.it/775/anm_resp_civ_pronta_incontri13mar12.htm
ORGANI ANM | Documenti ufficiali
4 luglio 2012

Anm pronta agli incontri con le Commissioni parlamentari sulla responsabilità civile

L'Associazione Nazionale Magistratiribadisce la propria ferma contrarietà al contenuto delledisposizioni approvate dalla Camera dei Deputati con l'emendamentoPini, che modificando la legge sulla responsabilità civile, hannol'effetto di minare la terzietà, l'indipendenza e l'autonomia deimagistrati, e quindi il principio di uguaglianza dei cittadini difronte alla legge.


L'Associazione Nazionale Magistrati
ribadisce la propria ferma contrarietà al contenuto delle
disposizioni approvate dalla Camera dei Deputati con l'emendamento
Pini, che modificando la legge sulla responsabilità civile, hanno
l'effetto di minare la terzietà, l'indipendenza e l'autonomia dei
magistrati, e quindi il principio di uguaglianza dei cittadini di
fronte alla legge.



Con tale emendamento si amplia a
dismisura l'area della responsabilità civile dei magistrati,
introducendo l'azione giudiziaria diretta nei loro confronti ed
includendo nella sfera della responsabilità civile anche l'attività
interpretativa del giudice.



L'emendamento non è affatto una
conseguenza necessaria delle decisioni della Corte di Giustizia
dell'Unione Europea, che ha sempre fatto esclusivo riferimento alla
responsabilità dello Stato, e si pone invece in assoluto contrasto
con i principi e gli atti delle Istituzioni europee.



Una normativa come quella che viene proposta non esiste in
nessun ordinamento democratico.



Il giudice non può mai essere
chiamato a rispondere direttamente e in via generale per gli atti
compiuti nell'esercizio delle funzioni.



Inoltre le raccomandazioni della
Carta Europea impongono l'esclusione della responsabilità diretta
del giudice e consentono unicamente un'azione contro lo Stato con
una più o meno limitata possibilità di rivalsa dello Stato nei
confronti dei magistrati.



Il principio "chi sbaglia
paga
", sempre invocato nella polemica contro i giudici, non
tiene conto del fatto che in Italia esistono già ben cinque forme
di responsabilità: penale, civile, disciplinare, contabile e anche
professionale.



Per questi motivi l'intera
magistratura associata chiede di fornire il proprio contributo e
prende atto positivamente della manifestata disponibilità
all'audizione davanti alle Commissioni del Senato, auspicando anche
un'interlocuzione col Ministro della Giustizia.



L'Anm segue con la massima
attenzione i lavori parlamentari e rappresenterà in tutte le sedi,
politiche ed istituzionali, nel rispetto delle prerogative di
ciascuno, nonché all'opinione pubblica le ragioni della profonda
contrarietà alla proposta di riforma in discussione.



 I rappresentanti eletti
nel Cdc dell'Anm