L'Associazione Nazionale
Magistrati, in relazione alle offese ed invettive rivolte, in
alcuni articoli di stampa e in recenti trasmissioni televisive, nei
confronti dei magistrati di Palermo titolari di delicati
procedimenti, alla magistratura ed al suo organo di governo
autonomo, ribadisce ancora una volta che, se la critica all'operato
dei magistrati ed ai loro provvedimenti è legittima e può
costituire anche uno stimolo alla loro azione, essa però deve
essere corretta ed obiettiva, senza trascendere in giudizi e nel
caso di specie in insulti che attengono alla persona, alla sfera
privata dei singoli e al prestigio della Istituzione. Gli insulti
qualificano chi li pronuncia e imbarbariscono il confronto.
L'Anm auspica che il dibattito
ritrovi toni corretti e civili, nel dovuto rispetto del lavoro di
tutti.