Il Comitato direttivo centrale
dell'Anm ha proclamato lo stato di agitazione
contro la riforma della giustizia approvata dal Consiglio dei
ministri.
In un documento votato
all'unanimità il Cdc invita tutti i magistrati a una mobilitazione
diffusa e affida alla Giunta il compito di adottare ogni iniziativa
volta a rappresentare nelle sedi politiche e istituzionali le
motivazioni della contrarietà alla riforma costituzionale.
In programma anche un'assemblea
generale e una campagna di informazione dei cittadini sugli effetti
negativi della riforma.
Il prossimo 5 aprile il Presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, riceverà l'Anm. Era
stato il presidente Luca Palamara a chiedere, in una lettera
inviata il 16 marzo, un incontro con il Capo dello Stato per
rappresentare le osservazioni dell'Anm sulla riforma che "incide
profondamente sul complessivo assetto costituzionale della
magistratura".