L'Anm ribadisce che il valore
irrinunciabile del sistema del governo autonomo della
magistratura va tutelato assicurando il massimo
rigore nelle procedure di valutazione della professionalità e di
controllo disciplinare dei magistrati.
I gravissimi fatti di corruzione
aggravata, che hanno portato all'esecuzione di misura cautelare a
carico di un magistrato recentemente valutato positivamente
dal Csm per la progressione in carriera, impongono
una riflessione approfondita e una seria autocritica in
ordine al concreto attuale funzionamento del
sistema.
L'autogoverno deve riuscire a far
emergere per primo cadute di professionalità e violazioni
deontologiche, valorizzando l'apporto dei Consigli giudiziari
e procedendo a ogni necessario approfondimento che permetta
di prevenire qualsiasi distorsione della funzione giudiziaria.
L'Anm conferma il proprio impegno
sui temi della questione morale e della professionalità
garantendo un'incisiva e costante attenzione su ogni
comportamento che possa compromettere l'esercizio della funzione
giudiziaria e la credibilità della magistratura.