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14 marzo 2021

Il nuovo piano vaccinale e il comparto giustizia


daniel-schludi-mAGZNECMcUg-unsplash-630x350.jpg    Photo by Daniel Schludi on Unsplash

Apprendiamo con sorpresa che il nuovo Piano strategico vaccinale, modificando le Linee Guida del Piano strategico per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 approvato dal Parlamento nel dicembre 2020, non prevede più, tra i gruppi target di popolazione cui offrire il vaccino in via prioritaria, le categorie di lavoratori appartenenti ai servizi essenziali.

Tale esclusione giunge in maniera assolutamente inattesa, considerato che la vaccinazione prioritaria dei lavoratori dei servizi essenziali, lungi dal costituire una ingiustificata corsia preferenziale, era una scelta finalizzata ad impedire che possibili focolai di contagio potessero incidere negativamente sulla indispensabile continuità dei servizi improcrastinabili resi ai cittadini e tenuto conto, altresì, che alcune Regioni hanno già iniziato a vaccinare le suddette categorie di lavoratori.

La modifica del Piano strategico vaccinale non è stata accompagnata dalla illustrazione di motivazioni tecnico-sanitarie e rischia di ripercuotersi negativamente sulla continuità anche del servizio giustizia, atteso che la inadeguatezza degli uffici giudiziari (spesso privi di adeguati sistemi di areazione e di spazi idonei) rende inevitabile il rallentamento del servizio, al fine di garantire il necessario distanziamento e la sicurezza del larghissimo numero di utenti ed operatori di giustizia che quotidianamente entrano in diretto e frequente contatto nei locali degli uffici giudiziari.

L’ANM chiede, pertanto, che tutti i lavoratori del comparto giustizia (ivi compresi magistrati, personale amministrativo e classe forense) vengano reinseriti nel Piano strategico, quali gruppi target di popolazione cui offrire il vaccino in via prioritaria, unitamente a insegnanti, personale scolastico, forze dell’ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità.

Attesa, altresì, la incertezza in ordine alla efficacia ed alla durata della immunizzazione offerta dai vaccini sino ad ora approvati dalle competenti autorità, l’ANM chiede, inoltre, che venga urgentemente prorogata tutta la normativa emergenziale relativa alla attività giudiziaria (in scadenza il prossimo 30 aprile 2021).



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