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14 dicembre 2024

Carichi inesigibili e distretti in difficoltà

Le iniziative del Comitato direttivo


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Il Comitato direttivo dell’Associazione nazionale magistrati interviene alla vigilia dell’assemblea generale straordinaria per affrontare una serie di nodi di cui già si era discusso nelle precedenti riunioni.


In particolare quello dei carichi inesigibili in Corte di cassazione. Basti far presente che nel settore civile si è passati dai 13.496 ricorsi civili pendenti e dalle 3.618 sentenze del 1970 a ben 106.763 procedimenti pendenti e 42.574 procedimenti definiti del 2022, senza che a ciò sia corrisposto un proporzionale incremento degli organici della Suprema Corte. Il Comitato direttivo centrale chiede quindi al Consiglio superiore della magistratura “di intervenire con urgenza per attuare il dettato normativo assicurando, anche alla Corte di cassazione, il rispetto dei carichi esigibili”. Dunque una richiesta rivolta anche alla Prima Presidente della Cassazione di tener conto di tutte queste criticità nell’assegnazione dei ricorsi, e di curare “la previsione di carichi pro capite che siano gestibili per i singoli consiglieri, evitando spirali di iper-produttività che, oltre a compromettere il benessere organizzativo, metterebbero a repentaglio la funzione nomofilattica attribuita per statuto costituzionale alla Corte di cassazione”.


Altro tema al centro dell’assise dell’Associazione nazionale magistrati quello delle difficoltà del distretto di Catanzaro, dove il presidente Santalucia e il segretario Casciaro hanno svolto una serie di incontri con i magistrati nelle scorse settimane. Il Direttivo chiede al ministero della Giustizia una “revisione delle piante organiche dei magistrati basate su criteri legati all’effettivo carico di lavoro, con conseguente adeguamento delle stesse anche per il personale ammnistrativo”. E quindi una “pronta copertura delle scoperture esistenti sia dei magistrati che del personale di cancelleria”. Fra le altre proposte la definizione di meccanismi di incentivazione economica e di punteggio. Resta poi sul piatto la necessità di adeguare le risorse, anche digitali, e le strutture informatiche ed edilizie.



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