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15 ottobre 2025

Associazione internazionale magistrati al Senato: "Fermare riforma Nordio"

“È evidente che le riforme proposte mirano a indebolire la posizione della magistratura e ad aprire la porta a possibili influenze esterne”, dice l’Associazione internazionale in un documento

BAKU, 15 ottobre - L’Associazione internazionale dei magistrati (IAJ) prende posizione contro la riforma Nordio. E lo fa con un appello rivolto direttamente ai senatori, contenuto in una risoluzione approvata a Baku, in Azerbaigian, nel corso della propria assemblea annuale.

“Un’analisi del quadro costituzionale e giuridico esistente – si legge nel documento – confrontato con le modifiche previste, mostra chiaramente che tali cambiamenti altererebbero negativamente l’equilibrio dei poteri tra lo Stato e la magistratura, indebolendo così la tutela del cittadino garantita da procedure e decisioni giudiziarie indipendenti e imparziali. Smantellare elementi fondamentali di un sistema che tutela lo Stato di diritto e il popolo italiano dall’abuso di potere rappresenta un passo indietro. È evidente che le riforme proposte mirano a indebolire la posizione della magistratura e ad aprire la porta a possibili influenze esterne”.

Il documento fa proprie le precedenti prese di posizione dell’EAJ (Associazione europea dei magistrati) contenute in due dichiarazioni ufficiali dell’aprile 2024 e maggio 2025 e condivide le preoccupazioni espresse in merito, attraverso un’analisi dei punti più critici: sdoppiamento del Csm, introduzione dell’Alta Corte disciplinare e sorteggio dei membri togati del Csm.

Poi la conclusione. L’IAJ si rivolge “ai membri del Senato italiano cui spetta il voto finale in Parlamento prima che la legge sia sottoposta a referendum affinché respingano l’approvazione della riforma, che non migliorerà il sistema giudiziario italiano ma ostacolerà l’indipendenza della magistratura, altererà l’equilibrio dei poteri necessario in una democrazia fondata sul principio dello stato di diritto e danneggerà la reputazione internazionale che la magistratura italiana ha conquistato nel tempo”.

“L’IAJ e le sue associazioni membri in 92 Paesi nel mondo – conclude la risoluzione – sosterranno comunque i giudici e i pubblici ministeri italiani nelle loro azioni a difesa di una magistratura indipendente in Italia, cercando di convincere gli attori istituzionali, informando l’opinione pubblica e utilizzando le proprie relazioni con le Nazioni Unite e gli organismi regionali per i diritti umani per sensibilizzarli”.



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