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5 ottobre 2010

«Processo breve: una riforma devastante»

La lettura del disegno di legge sulcd. "processo breve", presentato stamane al Senato, conferma eaggrava le forti perplessità già espresse ieri dall'Anmnell'incontro con la Consulta per la giustizia del Pdl, pur inassenza di testi e di particolari. Oggi sentiamo il dovere di direche questa riforma avrebbe effetti devastanti sul funzionamentodella giustizia penale in Italia. 


La lettura del disegno di legge sul
cd. "processo breve", presentato stamane al Senato, conferma e
aggrava le forti perplessità già espresse ieri dall'Anm
nell'incontro con la Consulta per la giustizia del Pdl, pur in
assenza di testi e di particolari. Oggi sentiamo il dovere di dire
che questa riforma avrebbe effetti devastanti sul funzionamento
della giustizia penale in Italia.



Gli unici processi che potranno
essere portati a termine saranno quelli nei  confronti dei
recidivi e quelli relativi ai fatti indicati in un elenco di
eccezioni (articolo 2, comma 5 del disegno di legge) che pone forti
dubbi di costituzionalità. È impensabile, infatti, che il processo
per una truffa di milioni di euro nei confronti dell'imputato
incensurato si estingua, mentre debba proseguire il processo per
una truffa da pochi euro, commessa da una persona già condannata,
magari anni prima, per altro reato.



Saranno invece destinati a
inevitabile prescrizione tutti i processi per reati gravi, quali
abuso d'ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari,
rivelazione di segreti d'ufficio, truffa semplice o aggravata,
frodi comunitarie, frodi fiscali, falsi in bilancio, bancarotta
preferenziale, intercettazioni illecite, reati informatici,
ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti; traffico
di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore,
sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione
di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni
personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in
famiglia, incendio, aborto clandestino.



Per tutti questi reati sarà
impossibile arrivare a una sentenza di primo grado entro due anni
dalla richiesta di rinvio a giudizio, quindi sarà sempre
impossibile accertare i fatti. Più che di una amnistia, si tratta
di una sostanziale depenalizzazione di fatti di rilevante e
oggettiva gravità. Truffatori di professione, evasori fiscali,
ricettatori, corrotti e pubblici amministratori infedeli, che non
abbiano già riportato una condanna, avranno la certezza
dell'impunità.

Infine la norma transitoria, che estende ai processi in corso
l'applicazione  delle nuove disposizioni, è destinata a
determinare l'immediata estinzione di decine di migliaia di
processi, anche per fatti gravi. Per limitarci a qualche esempio,
la legge provocherà l'immediata estinzione di gran parte dei reati
nei processi per i crac Cirio e Parmalat, per le scalate alle
banche Antonveneta e Bnl, per corruzione nel processo
Eni-Power.




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