22 giugno 2011
Sgomentano dichiarazioni su magistrati “padani”
Sorprende l'enfasi della cerimoniadi inaugurazione della sede di Bergamo della Scuola superiore dellamagistratura: la Scuola, in realtà, nonesiste, in quanto non sono ancora in vigore le norme che neconsentono l'operatività. Sgomentano, poi, le espressioniutilizzate nell'occasione da alcuni Ministri, riportate da diversiorgani di stampa, nelle quali si fa esplicito riferimento allaformazione, peraltro politicamente orientata, di magistrati"padani".
Il 17 giugno 2011 è stata
inaugurata la sede di Bergamo della Scuola Superiore della
Magistratura, alla presenza del Ministro della Giustizia Alfano e
dei Ministri Bossi e Calderoli.
L'enfasi della cerimonia sorprende:
la Scuola, in realtà, non esiste, in quanto non
sono ancora in vigore le norme che ne consentono l'operatività. In
tal modo, si maschera con la realizzazione di un edificio
l'assoluta mancanza dei presupposti per l'effettivo funzionamento
della Scuola stessa. Di una simile operazione è lecito chiedere
anche quali siano i costi per la collettività necessari per
mantenere in funzione una struttura priva di at-tuale
operatività.
Sgomentano, poi, le espressioni
utilizzate nell'occasione da alcuni Ministri, riportate da diversi
organi di stampa, nelle quali si fa esplicito riferimento alla
formazione, peraltro politicamente orientata, di magistrati
"padani". Al riguardo, si sottolinea che l'assetto nor-mativo della
Scuola, di cui si rimarca la centralità, prevede la formazione e
l'aggiornamento professionale di tutti i magistrati italiani e che,
con riferimento alle sue articolazioni territoriali, il Csm si è
più volte pronunciato al fine di evitare i rischi di una formazione
diversificata per aree geografiche, anche nell'ottica di una
progressiva formazione comune di tutti i magistrati europei.
Dunque, non può essere in alcun modo pensata una Scuola strutturata
a misura di localismi o funzionale a una formazione omogenea
ad aspettative politiche.