L'ANM è l'associazione cui aderisce il 96% circa
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.

L’associazionismo giudiziario transnazionale

di Cristina Marzagalli - 10 gennaio 2015

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L’Associazione Nazionale Magistrati è uno dei membri fondatori di UIM - Union Internationale des Magistrats, l’organismo nato nel 1953 a Salisburgo che riunisce le associazioni nazionali di magistrati di vari Paesi del mondo. Il fine principale dell’Unione, sancito dallo statuto, è la salvaguardia dell’indipendenza dell’ordine giudiziario quale condizione essenziale della funzione giurisdizionale e garanzia dei diritti umani e delle libertà. Oggi l’UIM riunisce 81 associazioni o gruppi rappresentativi provenienti dai 5 continenti, ciascuno dei quali esprime un Gruppo Associativo Regionale. L’Unione Internazionale dei Magistrati svolge funzioni consultive presso le Nazioni Unite e presso il Consiglio d’Europa. Al suo interno sono formate quattro Commissioni di Studio in materia di ordinamento giudiziario e status dei magistrati, diritto e procedura civile, diritto e procedura penale, diritto pubblico e del lavoro.  
L’iniziativa del Segretario Generale dell'UIM, Giacomo Oberto, di inserire la Rivista dell’ANM nel circuito informatico dell’associazione internazionale, in concomitanza con la ripresa della sua pubblicazione, è l’occasione per ricordare la funzione dell’associazionismo giudiziario internazionale, a distanza di 60 anni dalla creazione di UIM, e per riflettere sulla sua perdurante attualità. 
Vanno innanzitutto ricordati gli ambiziosi e elevati obiettivi statutariamente perseguiti dall’Unione Internazionale dei Magistrati: 1) salvaguardare  l’indipendenza del potere giudiziario, condizione essenziale della funzione giurisdizionale e garanzia dei diritti  umani (libertés humaines); 2) salvaguardare la posizione costituzionale e morale del Potere Giudiziario; 3) ampliare e perfezionare le conoscenze e la cultura dei magistrati mettendoli in contatto con i colleghi di altri paesi, permettendo loro di venire a conoscenza di organizzazioni straniere e del loro funzionamento; 4) studiare i problemi giuridici per arrivare, sia nell’interesse nazionale che in quello delle comunità regionali o universali, alla loro migliore soluzione.
Per il perseguimento di tali obiettivi sono previsti strumenti quali l’organizzazione di  congressi,  le riunioni delle commissioni di studio, lo scambio di rapporti culturali, la promozione di rapporti di amicizia tra magistrati di diversi Paesi, l’assistenza reciproca tra le associazioni e i gruppi nazionali. Quanto all’obiettivo principale dell’UIM, vale a dire la salvaguardia dell’indipendenza del sistema giudiziario nel mondo, esso è oggetto di periodiche riunioni del Consiglio Centrale e dei Gruppi Regionali. Durante tali riunioni, si discute di proposte, di risoluzioni e dichiarazioni riguardanti la situazione del sistema giudiziario in vari Paesi. In particolare, numerosi sono stati gli interventi a tutela degli organi rappresentativi di autogoverno dell’ordine giudiziario a fronte dei tentativi di modificarne la composizione, con prevalenza di membri di nomina politica, o del rischio di inquinamento di libere elezioni.  Possono essere decise missioni di studio per raccogliere informazioni sui problemi della giustizia in un dato Paese. Durante tali missioni, le delegazioni dell’UIM incontrano magistrati locali, presidenti di Corti, membri dei Consigli Superiori della Magistratura, rappresentanti del potere legislativo ed esecutivo.
L'UIM fornisce pareri su progetti di legge e su atti amministrativi che possano influire sul sistema giudiziario. Rappresentanti dell’UIM sono anche attivi presso le sedi delle Nazioni Unite e gli uffici del Consiglio d’Europa, quali ad esempio, il Consiglio Consultivo del giudici europei (CCJE) e la Commissione europea per l’efficienza della giustizia (CEPEJ). L’UIM fornisce esperti per i lavori delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea, del Consiglio d’Europa e della Federazione Latino-americana dei Magistrati (FLAM) nel campo della giustizia.
Tutto questo lavoro è coordinato dal Comitato di Presidenza dell’UIM, organismo formato dal presidente e da sei vicepresidenti, che si riunisce due volte l’anno. Il supporto tecnico necessario è fornito dal Segretariato Generale, che è un’agenzia esecutiva dell’Associazione, con sede a Roma presso la Corte Suprema di Cassazione.
L’idea originaria di pochi Paesi fondatori si è trasformata nella complessa macchina associativa appena descritta, che ha visto accrescere nel tempo il numero di Associazioni Nazionali aderenti. Il progressivo aumento dei membri di UIM dimostra la centralità mondiale del principio di salvaguardia dell’indipendenza del potere giudiziario, quale obiettivo condiviso e perseguito da tutte le associazioni nazionali, e la sua accresciuta importanza con lo scorrere degli anni e attraverso i vari mutamenti politici delle diverse realtà regionali.   
Sotto il profilo culturale, l’attività di UIM ha una capacità perpetua di espandere l’orizzonte associativo a livello mondiale attraverso lo scambio culturale continuo, il confronto costante con gli altri sistemi giudiziari, a partire dalla partecipazione di ANM al Gruppo Regionale Europeo. È in tale ambito che può essere percepita con maggiore chiarezza l’utilità dell’associazionismo transnazionale tra le magistrature dei Paesi appartenenti al medesimo e omogeneo contesto politico-regionale.
Lo status del Gruppo Europeo (EAJ) di osservatore presso CCJE e CEPEJ ha consentito di partecipare nel corso degli ultimi 15 anni “all’elaborazione di documenti, risoluzioni, raccomandazioni, sia a livello generale ed astratto che con riguardo alle situazioni di singoli Paesi nel nostro continente” (Giacomo Oberto, La proposta di una nuova raccomandazione sul tema: indipendenza, efficienza e responsabilità dei giudici elaborata dal comitato di esperti sulla magistratura del Consiglio d’Europa, www.giacomooberto.com).  Si consideri, a titolo esemplificativo, che la raccomandazione n. R (94) 12 del Consiglio d’Europa in materia di indipendenza, efficienza e responsabilità dei giudici, è stata modificata nel 2010 con il contributo di EAJ.
E ancora, il Gruppo Europeo è intervenuto nel corso del corrente anno a tutela della magistratura turca, a seguito delle plurime aggressioni della sua indipendenza da parte del Governo nazionale, adottando una risoluzione di sostegno indirizzata alle Autorità Europee, ai responsabili Giustizia dell’ONU e alle autorità governative della Turchia, e ottenendo il fattivo coinvolgimento di alcune autorità europee. Analogamente, il Gruppo Europeo ha adottato una risoluzione di sostegno ai magistrati ucraini, la cui sicurezza e incolumità personali sono messe a rischio dalla guerra civile in corso. Si tratta di concrete manifestazioni della tutela dell’indipendenza del corpo giudiziario, quale principio cardine di UIM.
Un altro tema sensibile, quale è la responsabilità civile dei giudici, è attualmente oggetto di studio da parte del Gruppo Europeo; un questionario sulla disciplina della responsabilità dei giudici e dei mezzi di  protezione da tali azioni, compresa l’assicurazione civile, è stato distribuito alle Associazioni Nazionali. I risultati, di sicuro interesse comparativo, saranno oggetto di discussione alla prossima riunione europea.   
Vale la pena ricordare le recenti osservazioni di Antonio Mura sul ruolo di UIM nell’Unione Europea dopo i cambiamenti politici che hanno interessato il continente:
Besides the traditional perspectives, in their up-to-date display, contemporary experience is marked by the appearance of new realities. Hugely significant, among them, the continental dimension of progressively stricter forms of cooperation and integration – the main example being represented by the European Union –, as well as the phenomenon of globalisation, which involves organized criminality (with the connected increase of judicial crossborder action of contrast) not less than a new dimension of commercial law.
The increasing role of regional cooperation, meant as a peculiar viewpoint – common to countries of a given cultural and/or continental region – in matters concerning the role of judges in the society, has led the IAJ to modify its statutory norms. In particular, it is worth citing the adoption of new Statutes by the European Association of Judges (2003) and by the African Group (2005), as well as the amendment of the IAJ’s Constitution and By-laws in order to grant fair representativeness, within the Presidency Committee, to all the Regional Groups.
But the contemporary broad, complex landscape invites also to look national justice in a
new way and, beyond it, to take into consideration various supra-national and international
jurisdictions. The creation of institutions such as the International Criminal Court and the
European Court of Human Rights shows that justice has now taken a new direction […]
(Antonio Mura, The International Association of judges in the XXIst century, www.iaj-uim.org)
Il quadro sinteticamente tracciato delinea l’importanza della funzione svolta da UIM- Union Internationale des Magistrats, accresciutasi nel corso degli anni in ragione della globalizzazione mondiale, che ha coinvolto anche i sistemi giudiziari.


In conclusione, l’associazionismo giudiziario internazionale rappresenta uno straordinario strumento di conoscenza e di scambio. Sebbene l’azione svolta da UIM possa apparire lontana dall’attività giurisdizionale quotidiana dei magistrati, tuttavia la forza dei principi culturali giuridici di cui UIM è portatrice ha il potere di influenzare le scelte delle istituzioni in ambito giudiziario, a presidio dei principi cardine della giurisdizione.

Autore
Cristina Marzagalli
Giudice del Tribunale di Varese

Il fine principale dell’UIM è la salvaguardia dell’indipendenza dell’ordine giudiziario quale condizione essenziale della funzione giurisdizionale e garanzia dei diritti umani e delle libertà Cristina Marzagalli