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La responsabilità dei giudici e dei politici (La Magistratura n.1 anno XLI 1987)

di Enrico Ferri - Alessandro Criscuolo - Vincenzo Accattatis - 24 luglio 2015

La responsabilità dei giudici e dei politici

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INTRODUZIONE

Alcune premesse
1. La nostra analisi è fondata su alcuni presupposti. Il primo è il positivo valore della indipendenza dei giudici. Il secondo è che la questione della responsabilità civile è strettamente connessa con quella della indipendenza dei giudici, poiché stabilire in un modo o in un altro il limite della responsabilità è cosa non indifferente rispetto al valore indipendenza da salvaguardare.

2. I magistrati non temono il giudizio popolare, convinti come sono che — quali che siano le cadute e le colpe — la magistratura ha meriti storici ancor oggi ben presenti nella memoria del popolo italiano. Si dice da alcuno che occorre evitare i referendum perché se vi si arriverà la magistratura riceverà discredito. Ma da tempo alcune forze politiche sono impegnate a screditare e delegittimare la magistratura. La «campagna referendaria» — collegata a precedenti campagne — ha già svolto una decisa azione di discredito. È comunque confortante constatare che, nonostante la lunga e bene orchestrata campagna di delegittimazione, la magistratura continua sostanzialmente a godere la fiducia dei cittadini.

3. I magistrati sono impegnati per la realizzazione di tutte le riforme capaci di migliorare l’andamento della giustizia. Si oppongono invece ai referendum relativi al sistema elettorale del Consiglio ed alla responsabilità civile dei giudici perché ritengono il sistema elettorale proporzionale
essenziale a i fini del pluralismo del Consiglio e la pura e semplice parificazione della responsabilità dei giudici a quella degli altri pubblici funzionari dannosa per la indipendenza della magistratura per la quale occorrono ben altre riforme.
Ovviamente le attuali norme che disciplinano la responsabilità civile dei magistrati possono essere modificate ma le eventuali modifiche non devono incidere sulla libertà delle decisioni. Non è vero però che i magistrati italiani siano meno responsabili rispetto ai magistrati degli altri paesi occidentali che condividono i nostri stessi valori (Stato di diritto, indipendenza della magistratura); è vero, anzi, il contrario; considerati i tre profili della responsabilità penale, civile, disciplinare (e, inoltre, l’art. 2 legge sulle guarentigie della magistratura) occorre dire che già allo stato della vigente legislazione i magistrati italiani sono più responsabili dei magistrati degli altri paesi occidentali.

4. Una delle singolarità dell’iniziativa referendaria consiste in questo: nel corso della campagna per la raccolta delle firme sono stati evocati i mali della giustizia, che sono molti, e poi, come tutto rimedio, si è proposto ai cittadini di modificare il sistema elettorale del Consiglio superiore e rendere i giudici civilmente responsabili per colpa grave (è chiaro che le disfunzioni della Commissione inquirente non fanno carico al sistema giudiziario ma a quello politico).


Prima che la proposta referendaria fosse lanciata mai nessuno aveva pensato che «mali della giustizia» o, quanto meno, mali significativi (sui quali chiedere il giudizio degli elettori) fossero quelli indicati nei due referendum menzionati.


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Autore
Enrico Ferri
Alessandro Criscuolo
Vincenzo Accattatis

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