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9 luglio 2012

Ok piano Governo ma Ministero limiti disagi

La riforma delle circoscrizionigiudiziarie risponde a una necessità da tempo sostenutadall'Associazione nazionale magistrati. Purtroppo, le rigiditàcontenute nella legge delega (in particolare, il necessariocollegamento fra tribunale e città sede di capoluogo di provincia eil numero minimo di tre tribunali per ciascuna corte d'appello)hanno impedito interventi più incisivi e razionali. E' però motivodi soddisfazione constatare come il decreto approvato dal consigliodei Ministri faccia proprie alcune esigenze (che sembravano messein discussione da indiscrezioni di stampa) anch'esse evidenziatecon forza dall'Anm.


La riforma delle circoscrizioni
giudiziarie risponde a una necessità da tempo sostenuta
dall'Associazione nazionale magistrati. Purtroppo, le rigidità
contenute nella legge delega (in particolare, il necessario
collegamento fra tribunale e città sede di capoluogo di provincia e
il numero minimo di tre tribunali per ciascuna corte d'appello)
hanno impedito interventi più incisivi e razionali. E' però motivo
di soddisfazione constatare come il decreto approvato dal consiglio
dei Ministri faccia proprie alcune esigenze (che sembravano messe
in discussione da indiscrezioni di stampa) anch'esse evidenziate
con forza dall'Anm:





  • la necessità di conservare il
    rapporto diretto fra procure e tribunali, rapporto effettivamente
    salvaguardato ad eccezione del solo caso di Napoli Nord, che
    l'Associazione si riserva di approfondire;




  • l'opportunità di tenere conto di
    alcune realtà locali, caratterizzate da situazioni di particolare
    criminalità.




L'intervento, tuttavia, non sarà
indolore e graverà anzitutto sui magistrati, sul personale
ausiliario e sul Foro degli uffici soppressi, con disagi rilevanti
anche di natura personale. Dovrà, pertanto, essere cura del
ministero della Giustizia e degli enti locali fornire le risorse e
dei dirigenti degli uffici 'accorpanti' adottare gli schemi
organizzativi che consentano, al tempo stesso, di alleviare tali
disagi e di conseguire i migliori obiettivi di efficienza. Risorse
adeguate e buona organizzazione, insieme con l'individuazione di
opportune soluzioni logistiche, sono indispensabili per ottenere la
migliore riuscita della riforma e per evitare il protrarsi di un
faticoso periodo transitorio.



L'Anm si riserva la possibilità di
suggerire correttivi e miglioramenti; a tale scopo le Giunte
sezionali interessate sono già state invitate a collaborare con la
Giunta nazionale nella valutazione degli effetti di soppressioni e
accorpamenti. Eventuali proposte dovranno fondarsi su dati
oggettivi e su esigenze che tengano conto dell'interesse collettivo
per evitare di dare spazio a istanze corporative e a resistenze di
carattere esclusivamente locale, dirette a paralizzare la
riforma.




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