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28 agosto 2012

Preoccupazione per dichiarazioni Monti

L'Associazione nazionale magistratiapprende con preoccupazione che, secondo notizie di stampa, ilpresidente del Consiglio Monti avrebbe definito "grave" il casodelle telefonate del capo dello Stato intercettate dalla procura diPalermo, affermando allo stesso tempo che "nel fenomeno delleintercettazioni telefoniche si sono verificati e si verificanoabusi" che imporrebbero un'iniziativa del Governo.


L'Associazione nazionale magistrati
apprende con preoccupazione che, secondo notizie di stampa, il
presidente del Consiglio Monti avrebbe definito "grave" il caso
delle telefonate del capo dello Stato intercettate dalla procura di
Palermo, affermando allo stesso tempo che "nel fenomeno delle
intercettazioni telefoniche si sono verificati e si verificano
abusi" che imporrebbero un'iniziativa del Governo.



Al riguardo, l'Anm rileva che la
questione relativa alle procedure cui assoggettare le
intercettazioni indirette dei colloqui del presidente della
Repubblica è oggetto di un conflitto di attribuzione, in merito al
quale è doveroso attendere la decisione della Corte Costituzionale.
Pertanto, allo stato appare improprio ogni possibile riferimento a
presunti abusi che sarebbero, comunque, oggetto di altre procedure
di controllo, secondo gli strumenti previsti dalle normative
vigenti.



L'Anm auspica, infine, che ogni
eventuale riforma del regime delle intercettazioni, pur diretta a
tutelare il diritto alla riservatezza dei soggetti estranei al
procedimento, salvaguardi il pieno utilizzo di tale indispensabile
strumento d'indagine, senza peraltro comprimere il legittimo
diritto di cronaca.




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