L'ANM è l'associazione cui aderisce il 96% circa
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.

12 dicembre 2012

Stato-mafia, da Di Matteo illazioni gratuite e accuse infondate

La Giunta esecutiva centraledell'Associazione nazionale magistrati, nel ricevere con rammaricola notizia delle dimissioni presentate da Antonino Di Matteo dallecariche di presidente e componente della Giunta sezionale diPalermo, esprime sorpresa e profonda amarezza per le motivazionidallo stesso addotte a fondamento della sua scelta.


La Giunta esecutiva centrale
dell'Associazione nazionale magistrati, nel ricevere con rammarico
la notizia delle dimissioni presentate da Antonino Di Matteo dalle
cariche di presidente e componente della Giunta sezionale di
Palermo, esprime sorpresa e profonda amarezza per le motivazioni
dallo stesso addotte a fondamento della sua scelta.



In particolare, la Giunta, nel
respingere con fermezza ogni gratuita illazione di
"collateralismo al potere" e le accuse, totalmente
infondate, di opportunismo politico e, addirittura, di alimentare
quanti vogliono una "Magistratura sempre più pavida,
burocratizzata ed attenta, più che a rendere giustizia, a non
disturbare l'azione dei potenti
", ricorda di non essere mai
stata acquiescente di fronte agli attacchi personali rivolti ai
magistrati, ma di avere al contrario sempre mostrato massima
attenzione alla tutela di tutti i colleghi, con particolare
riguardo per coloro che sono impegnati nello svolgimento di
delicati e complessi procedimenti e in contesti criminali di
particolare gravità.



Il rigoroso assolvimento di tale
compito di tutela comporta anche un doveroso richiamo alla
necessità che i magistrati titolari di un procedimento penale,
tanto più se oggetto di particolare attenzione e sovraesposizione,
si astengano dal mostrare sensibilità al consenso della piazza e
dal rendere dichiarazioni pubbliche relative all'oggetto del
procedimento medesimo, e ciò a tutela delle stesse attività di
indagine o processuali, doverosamente e professionalmente
condotte.



In tal senso la Giunta rivendica il
proprio impegno nella difesa dei principi di autonomia e
indipendenza della giurisdizione, pur nella non ingerenza nel
merito dei provvedimenti adottati, e ribadisce che la critica alle
sentenze - ivi comprese le decisioni del massimo organo di
giustizia costituzionale della Repubblica, tanto più quando
intervengono su questioni controverse e per le quali non sono
ancora note le motivazioni - non può consistere in apodittiche
affermazioni critiche, che si risolvono nella delegittimazione
dello stesso organo giudiziario, ingenerando confusione e sfiducia
nelle Istituzioni e nella stessa funzione giurisdizionale.




stampa
Stampa

ANM risponde

Le domande e le curiosità sul funzionamento e gli scopi dell'ANM

Poni la tua domanda


Iscriviti alla newsletter

Resta aggiornato su notizie ed eventi dell'Associazione Nazionale Magistrati