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8 maggio 2020

Accesso ai registri, test sierologici, wi-fi, igienizzazioni: le misure per la Fase 2

Resoconto dell'incontro GEC-Ministero


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Il 6 maggio 2020, una delegazione della Giunta Esecutiva Centrale ha partecipato ad un incontro - con modalità telematica – con il direttore e dirigenti del D.O.G., in relazione allo stato delle misure previste per l’organizzazione della cd. Fase 2, a far data dal 12 maggio.

Sono state illustrate, da parte dei dirigenti intervenuti, le modalità di gestione operativa dell’emergenza nella prima fase e di interlocuzione con la dirigenza giudiziaria (oltrechè con gli altri soggetti coinvolti), i provvedimenti organizzativi e le misure adottate, indicando l’entità delle risorse stanziate nonché di quelle preventivate e come possano essere fruite dagli uffici giudiziari.

Per parte nostra, abbiamo premesso come l’attuale situazione emergenziale sia aggravata da una strutturale e annosa inadeguatezza delle sedi giudiziarie, della quale il Ministero è tenuto a farsi carico sia per fare sì che le misure di sicurezza generali vengano adattate a tale realtà sia considerando che i magistrati sono nella posizione delicata di lavoratori e, quanto ai dirigenti, datori di lavoro.

Occorrono pertanto disposizioni chiare e dotate di effettività. Nel dettaglio, la nostra delegazione ha:

- sottolineato la profonda preoccupazione per l’effetto di norme (introdotte dal DL del 30 aprile) che hanno reso incomprensibilmente obbligatoria la presenza negli uffici anche di giudici che potrebbero svolgere udienze da remoto, poiché ciò aumenta il numero di magistrati esposti a rischio (contraddicendo la finalità stessa della misura emergenziale) e rende dunque inutilmente più onerosa l’organizzazione dirigenziale della fase 2;

- evidenziato l’urgenza della sottoposizione ai cd. “test sierologici” del personale del comparto giustizia, e richiesto con forza, nella consapevolezza delle competenze regionali e locali in materia, una costante interlocuzione e sollecitazione da parte del Ministero alle Autorità competenti, ed in primis con il Ministero della Salute;

- evidenziato la profonda diversità di attuazione nel territorio dello Stato nella rilevazione della temperatura a distanza, tanto con riferimento alla disponibilità dei relativi strumenti, quanto degli addetti alla relativa rilevazione, ed alla correlata criticità della situazione dei servizi di vigilanza, tanto in relazione al presidio degli ingressi quanto a quello, non meno rilevante nella prospettiva della “fase 2” e della effettività delle relative misure, della vigilanza dinamica all’interno dei palazzi di Giustizia;

-evidenziato l’esigenza fondamentale di un aumento del personale addetto all’igienizzazione dei luoghi di lavoro, con le problematiche conseguenti sul piano della possibile ricontrattazione degli accordi esistenti tra gli uffici giudiziari e le imprese di pulizia come di vigilanza;

- sottolineato ulteriormente l'importanza che il Ministero supporti e sostenga una proficua interlocuzione con le autorità sanitarie centrali e locali al fine di consentire l'effettuazione di test sierologici a tutto il personale del comparto giustizia, onde mappare il rischio epidemico, essendo la giurisdizione un servizio indefettibile che merita particolare salvaguardia;

- rimarcato quanto sia problematica la prospettiva di udienze tenute in ambienti inadeguati, da più parti privi di finestre e con impianti di condizionamento dell’area basati su meccanismi pericolosi di ricircolo in contrasto con l’esigenza di ventilazione continua prescritta dai protocolli di sicurezza;

- segnalato le già riscontrate criticità da sovraccarico della rete e chiesto una massiva implementazione della rete WI-FI interna dei palazzi di giustizia nonché delle postazioni dalle quali è possibile connettersi alla rete nelle aule di udienza, anche per consentire l’utilizzo di tutte le aule di udienza disponibili, non cablate;

- invocato interventi presso il personale amministrativo sia a livello organizzativo (risolvendo la questione del loro mancato accesso ai registri da remoto, che rende oggi lo smart working concepito per il personale poco produttivo) sia a livello sindacale, affinché sia consentito ai dirigenti degli uffici di perseguire le soluzioni necessarie a incrementare l’attività giudiziaria praticabile, ad esempio favorendo l’applicazione dell’orario multiperiodale e dunque la possibilità di celebrare le udienze anche nel pomeriggio.

È stato concordato tra i presenti di istituzionalizzare incontri come questo, al fine di avere un aggiornamento e un confronto costanti sull’andamento della Fase 2.

A margine dell’incontro l’ANM ha concordato anche il riavvio a breve dei tavoli tecnici (estesi a INPS e MEF) relativi alle questioni retributive e pensionistiche aperte ed ha avuto un aggiornamento sull’imminente ripresa dei lavori della commissione per il concorso in magistratura.



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