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20 aprile 2023

Santalucia: "Cari avvocati basta attacchi contro le toghe"

"Contro noi giudici un'allarmante ondata d'odio: fermatevi"


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Di Valentina Stella

Il caso dell`istanza di legittimo impedimento rigettata all`avvocata Ilaria Salamandra, che era al capezzale del figlio in procinto di fare una Tac, ha suscitato molte polemiche da parte dell`avvocatura, che si è immediatamente, e con rare eccezioni, detta solidale con la collega. Oggiraccogliamo il parere del vertice dell`Anm, Giuseppe Santalucia, che rappresenta un`altra versione dei fatti.

Presidente, che idea si è fatto di quanto accaduto?
Credo che prima di accusare dei magistrati di essere insensibili rispetto ad esigenze assolutamente importanti della vita personale degli avvocati bisognerebbe essere informati di quello che è realmente successo.

Non condivide le ricostruzioni proposte dalla stampa in questi giorni?
Leggendo i giornali e avendo avuto cura di raccogliere qualche diretta informazione noto che c`è una sfasatura. A quanto mi consta, il dato decisivo della questione è rappresentato dal fatto che l`avvocata Salamandra, pur dopo aver avanzato una richiesta di legittimo impedimento, ha fatto pervenire in udienza una sostituta processuale delegata oralmente, da lei nominata ex art. 102 cod. proc. pen. e non al solo fine di insistere nella richiesta di rinvio, prova ne sia che era pienamente edotta dei fatti di causa e ha potuto esercitare utilmente il mandato difensivo.

Questo cosa significa?
Come è noto, la nomina di un sostituto è incompatibile con la permanenza di una richiesta di rinvio. Questo mi sembra un dato importantissimo che nessuno ha messo in evidenza. Tuttavia nel verbale di udienza questo elemento manca. Vengono addotti due motivi per il rigetto del legittimo impedimento: istanza non tempestiva e che il padre poteva sostituire la. madre. I verbali a volte non sono redatti con la dovuta precisione. Ma al di là di questo, c`è una avvocata che si è presen- tata su delega della collega Salamandra, quindi non nominata d`ufficio, e ha gestito l`esame del teste con piena cognizione di causa. Inoltre le colleghe del Collegio hanno fatto molto di più di quanto loro dovuto.

Cosa?
Hanno addirittura tentato di interpellare ravvocata che aveva proposto istanza di legittimo impedimento in modo da provare a ottenere da quest`ultima un ulteriore assenso alla prosecuzione dell`udienza, nonostante non fosse necessario farlo data la presenza di una delegata. E lo hanno fatto non tramite il pubblico ministero ma proprio tramite la collega sostituta, che ha tentato di contattare la collega impedita ma non ha ricevuto risposta perché il telefonino non pren- deva. Se davvero sono andati così i fatti, lo scrupolo del Collegio è stato ammirevole.
Cosa trarre da questo? Che c`è una incomprensibile voglia di scontro. Resto mortificato dalla quantità di critiche che si è sviluppata, anche da parte di intellettuali scesi in campo per parlare di delirio di onnipotenza dei magistrati. Ho letto su Facebook dei commenti di avvocati davvero avvilenti, deprimenti. C`è un astio montante nei confronti del potere giudiziario. Io sono cauto, non ho letto il verbale ma se davvero c`è stato l`intervento di una sostituta ex art. 102 cod. proc. Pen, come mi è stato riferito, al di là di quello che c`è scritto nel verbale, allora tutte le polemiche di questi giorni sono state inutilmente offensive.

Però non mi torna una cosa: perché se la motivazione è questa, si è scritto a verbale altro?
Ci possono essere sovrabbondanze espressive nei verbali, si cerca di arricchire la motivazione. Ci può anche essere stato un eccesso di motivazione ma il dato principale è quello che le ho partecipato prima. Anche perché in precedenza, ben due udienze erano state rinviate sempre per legittimo impedimento dell` avvocata Salamandra. A dimostrazione che da parte del Collegio non c`è stata alcuna chiusura. La rappresentazione che viene da ta, ossia quella di una magistratura arroccata in un potere arbitrario, fa male a tutti. Poi se i fatti fossero avvenuti come descritti dall`avvocata, non difenderei ad ogni costo e per solo spirito di corporazione l`operato delle colleghe. Ho visto il documento della Camera penale di Roma dove scrivono che approfondiranno e faranno ammenda qualora la vicenda fosse diversa da come raccontata dall`avvocata. Con lo stesso spirito mi avvicino a questa vicenda.

Se non fosse come dice lei, starebbe in piedi la motivazione per cui sarebbe bastata la presenza del padre al capezzale del figlio?
L`esigenza di una madre con un bambino sofferente merita il massimo della considerazione, ma credo che questa sia convinzione radicata in tutti i magistrati. La legale sostiene di aver tentato fino all`ultimo di spostare la Tac del figlio ma che non ci è riuscita. E poi raccontano gli avvocati che per prassi il giudice prende atto delle richieste di legittimo impedimento il giorno stesso dell`udienza, mai prima. Il collegio ha rilevato l`intempestività della richiesta perché è arrivata in ritardo, il 12 aprile sera, quando l`udienza era il 14 e l`avvocata era a conoscenza della data della visita in ospedale del figlio già dal 28 marzo. Per il resto, non guardo alle prassi. Dico che le Sezioni Unite della Cassazione hanno sostenuto che occorre essere tempestivi e che appena si ha notizia dell`impedimento bisogna comunicarlo. Per una ragione molto semplice, di utile organizzazione del lavoro giudiziario e rispetto delle esigenze di tutti quanti intervengono nel processo. La testimone, medico condotto di cinque paesini, veniva da un luogo abbastanza lontano ed era stata già condannata a una sanzione pecuniaria per una sua precedente assenza, determinata dal fatto che non aveva reperito un sostituto e non poteva lasciare quelle comunità senza un presidio medico. Se un giudice lo sa prima dell`impedimento, non fa venire in Tribunale inutilmente la testimone. Da parte di qualche avvocato è stato criticato il video dove si mostrava il bambino. Mi guardo bene dal giudicare i comportamenti degli altri. Lo faccio solo quando sono in aula. L`avvocata ha tutto il diritto di impugnare i provvedimenti ma che si trasporti la questione fuori dal processo per farne motivo di polemica che scatenala reazione aggressiva di quanti hanno appreso di questa storia è sbagliato. Questo mi fa capire che contro la magistratura c`è un sentimento molto forte di insofferenza che veramente preoccupa. E i professionisti del processo dovrebbero stare attenti a non cavalcare questo sentimento contro i
magistrati, non fa bene a nessuno. I giudici possono anche sbagliare ma esistono gli strumenti di impugnazione dentro il processo.



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