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20 dicembre 2023

Casciaro: «Dal ministro accuse senza fondamento»

Il segretario generale dell’ANM su La Gazzetta del Mezzogiorno


Salvatore Casciaro

di Giovanni Longo



La magistratura, ancora una volta, smette la toga dell`ufficio inquirente o di quello giudicante per indossare quella della difesa. Di se stessa. Le dichiarazioni del ministro... anche lui della Difesa Guido Crosetto hanno provocato anche questo. In campo, ancora una volta, scende l`Associazione nazionale magistrati con il suo segretario nazionale, il barese Salvatore Casciaro.

Segretario, come valuta le ultime dichiarazioni del ministro Crosetto?

«È una polemica di cui non si avvertiva il bisogno. Parlare di settori della magistratura che svolgerebbero un`azione di "opposizione giudiziaria" al Governo democraticamente eletto non poteva che suscitare sorpresa negli organi di informazione e inquietudine nella pubblica opinione. Accuse senza fondamento: i magistrati italiani sono al servizio della Nazione, applicano le leggi e tutelano i diritti: questo il loro compito».

Ci sono davvero "riunioni ufficiali della magistratura e congressi" in cui "venivano dette delle cose che dovevano sollevare preoccupazioni istituzionali", parola di ministro peraltro non della Giustizia?

«Da quanto ho appreso, il ministro si è preoccupato per il contenuto di dichiarazioni che singoli esponenti di un gruppo associativo avrebbero fatto in un convegno pubblico, tenuto peraltro al cospetto di importanti cariche istituzionali. Non riunioni carbonare dunque, come sottolinea lo stesso ministro, ma dichiarazioni che, ove anche discutibili, erano espressione della libera partecipazione al dibattito pubblico sulle riforme, sul ruolo della giurisdizione e sull`effettività dei diritti».

L`impressione è che la "toppa sia peggio del buco", rispetto al chiarimento di qualche giorno fa proprio con l`Anm. La magistratura si sente sotto attacco?

«No davvero, ma si tratta di tensioni inutili. Il ministro da un lato afferma che è il momento di porre fine a una lunga stagione di conflitti tra politica e magistratura, dall`altra apre, non senza qualche contraddizione, un nuovo fronte di polemiche. Qualcuno si è addirittura chiesto se non ci fosse un "non detto" nelle dichiarazioni del ministro, tanto privi di robustezza erano gli elementi che avevano acceso quella disputa».

Perché è così difficile trovare un punto di equilibrio tra i poteri dello Stato?

«Nelle moderne democrazie liberali è in parte naturale che tra potere politico e potere giudiziario possano esistere momenti di tensione. Ma chi ricopre delicate cariche istituzionali dovrebbe cercare, nei limiti del possibile, di evitare esternazioni generiche che rischiano di delegittimare l`intero ordine giudiziario. Così facendo, si nuoce non solo alla magistratura ma alle istituzioni nel loro complesso».

L`espressione "riforma della Giustizia" è un mantra ripetuto ciclicamente. La Giustizia secondo la magistratura va riformata?

«Il "cantiere delle riforme" sulla giustizia è aperto da anni, ad ogni cambio di legislatura ci si adopera per modificare l`assetto preesistente senza neppure monitorare l`esito delle riforme già varate. Questo anziché accelerare i tempi dei processi, specie quelli civili, li dilata oltremodo. Perciò ho apprezzato quando il ministro Crosetto ha richiamato la politica alle sue responsabilità sul tema degli investimenti per l`efficienza della giurisdizione. Constato, tuttavia, che l`ultima legge di bilancio non prevede stanziamenti per la giustizia».



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