di Alessandro D’Amato
I test attitudinali per i magistrati sono sbagliati nel metodo e nel merito. Il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati Giuseppe Santalucia spiega che di errato innanzitutto c'è «il modo con cui si è proceduto a questa innovazione. Così operando il governo ha impedito ogni discussione e ha aggirato il Parlamento. Siamo dunque di fronte a due potenziali vizi di incostituzionalità: l’eccesso di delega e la violazione della riserva di legge»
Eppure i consiglieri laici del Csm Romboli e Papa hanno ricordato che un magistrato viene sottoposto a valutazione dal momento del suo tirocinio e, successivamente, con intervalli regolari ogni quattro anni.
I test previsti dal ministro sono inutili perché i controlli ci sono già. Diciotto mesi di tirocinio sono un periodo sufficiente per rilevare problemi di equilibrio nel magistrato neoassunto. Questo da sempre. Il parametro dell’equilibrio è tra quelli su cui operare le valutazioni di idoneità. Ma con verifiche sul campo, per un periodo sufficiente, non con test dai contenuti e dalle procedure di cui nulla si sa e che il ministro si è assunto il potere di definire.
Il governo vuole cambiare il fascicolo personale del magistrato, destinato a «raccogliere tutte le informazioni, gli atti e i documenti relativi al percorso professionale» dei giudici il cui esame è rilevante ai fini della valutazione di professionalità.
Siamo contrari a che il fascicolo personale, che esiste da tempo, raccolga tutta la produzione giudiziaria di un quadriennio, per la semplice ragione che un fascicolo “onnivoro”, che contiene tutto, sarà ingestibile.
Il Ddl Nordio è peggiorato o migliorato dopo l'approdo in Senato? Perché?
È peggiorato perché ha indebolito il sistema dei filtri di ammissibilità delle impugnazioni, perfezionato con la riforma di qualche anno fa. È una tela di Penelope. Si parla di efficienza quando si vuol rimarcare che la giustizia è lenta, mentre quando qualche meccanismo virtuoso mostra di ben operare lo si smantella, in nome di malintese esigenze di garanzia.
L'Anm si oppone al concorso straordinario per assumere altri magistrati. Perché?
Perché è contrario alla Costituzione. Sulla base dei concorsi in atto, i vuoti di organico da qui al 2026 saranno non più di trecento unità. Quale allora il bisogno di un concorso straordinario, che sarebbe tale perché semplificato dunque rivolto solo ad alcune categorie, quando invece si ha bisogno di una sempre maggiore qualità tecnica-professionale?
Perché la tutela dei terzi non indagati nelle intercettazioni può diventare un danno ai fini della formazione della prova, secondo lei?
La tutela dei terzi c’è già, ed è affidata al criterio della rilevanza o irrilevanza delle conversazioni intercettate. Se una conversazione che coinvolge il terzo è rilevante per la prova del reato deve poter essere utilizzata.
Cosa succederà con l'abolizione dell'abuso d'ufficio?
Con l’abolizione del reato di abuso di ufficio si creerà un vuoto di tutela. La persona che subirà una prevaricazione dai pubblici poteri non riceverà protezione dall’ordinamento. Siccome l’abuso di ufficio è oggi una fattispecie residuale, la sua abolizione farà espandere, quanto meno nella fase delle indagini preliminari, fattispecie che hanno l’abuso come elemento costitutivo.
Cosa manca alla riforma Nordio? Cosa sarebbe importante fare per l'efficienza della giustizia che è stato dimenticato dal ministro?
La necessaria attenzione alle risorse materiali, soprattutto informatiche, che consentirebbero ai processi di svolgersi più speditamente. Il processo telematico è un fallimento, come anche il processo telematico degli uffici minorili e dei giudici di pace.
Cosa farà l'Anm in caso di approvazione del decreto? Pensate di scioperare?
Stiamo cercando di portare argomenti, che meriterebbero ben altra attenzione. Siamo giuristi e crediamo nella forza delle buone ragioni per mettere in luce gli aspetti di cattive riforme. Auspichiamo ascolto.