18 marzo 2013
Sabelli: sui magistrati equivoci e pressioni
"La magistratura, ivi compresi ipubblici ministeri, non è in conflitto con nessuno ma è da tempo,ripetutamente e anche nei giorni recenti, bersaglio di attacchiverbali inauditi e destinataria di un'indebita pressione, tale difatto essendo la manifestazione inscenata da alcuni parlamentariall'interno di un palazzo di giustizia, durante la celebrazione diun processo". E' un passaggio dell'intervento del presidentedell'Anm, Rodolfo Sabelli, pubblicato dal Corriere della Sera.
"La magistratura, ivi compresi i
pubblici ministeri, non è in conflitto con nessuno ma è da tempo,
ripetutamente e anche nei giorni recenti, bersaglio di attacchi
verbali inauditi e destinataria di un'indebita pressione, tale di
fatto essendo la manifestazione inscenata da alcuni parlamentari
all'interno di un palazzo di giustizia, durante la celebrazione di
un processo". E' un passaggio dell'intervento del presidente
dell'Anm, Rodolfo Sabelli, pubblicato dal Corriere della Sera. "Va
ricordato, anzitutto - sottolinea Sabelli -, che la
magistratura non è una qualsiasi categoria della pubblica
amministrazione, ma uno dei poteri dello Stato. Tale è, non perché
lo afferma Montesquieu, ma perché lo stabilisce la nostra
Costituzione, che, nell'art. 104, dichiara che 'la magistratura
costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere'
e così, a un tempo, colloca la magistratura come potere e ne tutela
l'indipendenza e l'autonomia, a garanzia del principio di
eguaglianza di tutti i cittadini".