Care colleghe, cari colleghi,
benvenuti all’Assemblea Generale dell’Anm. Ringrazio la Presidente della Giunta Esecutiva Sezionale di Roma, Emilia Conforti, che, come da previsione statutaria, ha aperto i lavori di questa Assemblea, con il suo appassionato saluto introduttivo. Ringrazio le colleghe ed i colleghi che si sono resi disponibili ad integrare gli organismi che, a termini di Statuto, sono preposti alla conduzione di questa Assemblea, il cui lavoro è essenziale per la sua migliore riuscita.
Come noto, questa Assemblea è stata convocata con deliberazione unanime del Comitato Direttivo Centrale dell'Anm nella seduta del 10 luglio 2020, ai sensi degli artt. 14 e15 dello Statuto. Due i punti all’ordine del giorno:
- discussione e decisione sul ricorso del dott. Luca Palamara avverso la delibera di espulsione dall’ANM adottata dal CDC dell’Anm il 20 giugno 2020;
- associazionismo e proposte di riforma dell’ordinamento Giudiziario e del sistema elettorale del CSM.
Il primo punto all’ordine del giorno - la discussione e deliberazione sul ricorso proposto dal dottor Palamara avverso la delibera con cui il C.D.C., nella seduta del 20 giugno 2020, ne ha decretato l’espulsione, su conforme proposta del collegio dei Probiviri dopo il deferimento disposto all’unanimità dal C.D.C. - è tema che non ha precedenti nella storia dell’Associazione Nazionale Magistrati, benchè vi siano state, naturalmente, altre delibere di espulsione.
Pur a fronte della previsione statutaria dell’Assemblea come organo deliberante in materia di ricorsi contro delibere degli organi centrali dell’Associazione (art. 13 co. 2) e della regola che prevede, in modo chiaro, il voto segreto per le relative deliberazioni (art. 18 co. 2 lett. a), non vi sono regole, nello Statuto, sulle modalità di svolgimento dei lavori, quanto all’eventuale intervento del ricorrente e/o del suo difensore, all’illustrazione ed eventuale discussione del caso. L’assenza di ogni precedente e di regole statutarie impone dunque di stabilire previamente le modalità che seguiremo, sotto la guida del Presidente di questa Assemblea, come previsto dall’art. 17 co. 3 dello Statuto, adeguatamente valutando tutti i profili sottesi alla discussione e deliberazione finale, e sono certo che lo faremo nel migliore dei modi.
E’ invece chiaro che la già ricordata previsione statutaria circa la segretezza del voto con cui i partecipanti all’Assemblea delibereranno sul ricorso implica la stretta personalità di esso, ciò che ha precluso il conferimento di deleghe per la sua espressione.
Questa Assemblea Generale è il luogo, ed il momento, perché la Magistratura associata esprima le proprie posizioni sullo stato delle riforme; molte delle quali, del resto, da noi stessi auspicate da tempo, con tempestività, ben prima che i gravissimi fatti del giugno 2019 ne evidenziassero l’urgenza, ponendo al centro dell’attenzione riformatrice in particolare il Consiglio Superiore della Magistratura, la sua composizione, le sue prerogative e dunque anche, per certi aspetti, la sua posizione costituzionale.
Non è possibile qui riassumere l’intera serie delle analisi e delle proposte che la Magistratura Associata ha elaborato negli anni.... leggi tutto l'intervento del Presidente Luca Poniz