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8 gennaio 2023

Intervista al presidente dell'Anm


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di Liana Milella, la Repubblica


Meno parole, e più fatti. E basta con le offese contro magistrati e forze di polizia. Il sempre pacato presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia stavolta usa toni forti.


L'abuso d'ufficio, una riforma necessaria?


"Direi proprio di no, sarebbe un errore eliminare un reato che è già stato riscritto nel 2020 in modo da eliminare applicazioni generalizzate".


Eliminarlo proprio come vuole Nordio?


"Significherebbe rinunciare a colpire casi di abusi che meritano comunque una punizione perché si sono verificati comportamenti che violano specifiche norme di legge".


Le intercettazioni sono una "porcheria"?


"Ma quando mai... Sono uno strumento importante di contrasto di fronte a reati gravi quando non vi sono testimoni o comunque soggetti disposti a collaborare".


Si possono lasciare, come dice il Guardasigilli, solo per mafia e terrorismo?


"Sarebbe un errore perché sguarnirebbe l'azione di contrasto verso altri delitti comunque gravi".


Pure la microspia Trojan va ridimensionata?


"È uno strumento da usare con particolare cautela e con elevati tassi di professionalità. Detto questo, resta indispensabile per accertare alcuni reati maturati in contesti di sostanziale omertà".


È vero che i marescialli quando selezionano le intercettazioni scelgono solo quelle che vogliono?


"Questa è proprio un'espressione infelice che fa correre il rischio di gettare discredito sugli investigatori. Se poi ci sono dei casi di abuso, che si puniscano le persone che li commettono, ma non si generalizzi nelle accuse".


È ipotizzabile che le indagini sulla corruzione possano fare a meno non solo del Trojan ma pure delle intercettazioni?


"Ovviamente no, perché significherebbe diminuire la capacità investigativa delle procure quando il problema è di migliorarne l'efficienza. Non capisco come si possa pensare di indebolire l'attività della polizia giudiziaria e dei pm proprio quando all'opposto gli strumenti di contrasto andrebbero potenziati. E penso al pericolo di infiltrazioni nella gestione dei finanziamenti del Pnrr".


Questo governo, stando alle affermazioni fatte e alle decisioni già prese, vuole fare davvero la lotta alla corruzione?


"Spero proprio che voglia intensificarla e attendo che il Guardasigilli arricchisca di contenuti le sue proposte perché fin quando si resta sul vago è difficile capire quale sia il senso della sua politica criminale".


Sulla prescrizione bisogna tornare alla formula classica di un tempo dato per ogni reato, scaduto il quale il processo muore?


"Le riforme penali non possono seguire le traiettorie impazzite di un flipper. Meno di un anno fa è stata introdotta l'improcedibilità dell'azione penale come risposta alla riforma Bonafede sulla prescrizione, che aveva a sua volta modificato la prescrizione già cambiata dalla legge Orlando nel 2017, senza attenderne gli esiti. Gli uffici giudiziari non possono essere chiamati di continuo ad applicare riforme di riforme perché questo ha un costo organizzativo elevatissimo".


Quando avete visto Nordio l'ultima volta vi ha anticipato quello che poi dice ai giornali?


"Noi l'abbiamo visto una sola volta il 24 novembre e in quell'occasione abbiamo apprezzato la sua intenzione di dare priorità all'efficienza del processo e degli uffici. L'Anm vorrebbe che non cambiasse idea".


E non vi siete lamentati per i toni che usa? "Porcheria" è una brutta parola... i cittadini penseranno che usate dei trucchi per incastrare la gente...


"Mi auguro fortemente che ci sia più accortezza nell'uso delle parole quando in gioco c'è la credibilità delle istituzioni".



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