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13 luglio 2023

Ma l'Anm non si tira indietro: toghe accusate, non potevamo tacere

Il segretario Casciaro al Corriere della Sera: «Basta aloni di sospetto sulla categoria, Riforme? Pronti a collaborare»


Salvatore Casciaro

Di Virginia Piccolillo


ROMA La premier Giorgia Meloni ha smentito uno scontro del governo con la magistratura.


Salvatore Casciaro, da segretario generale Anm, allora perché vi siete agitati? Un equivoco?


«C'erano note provenienti da Palazzo Chigi e da via Arenula che collegavano provvedimenti giudiziari a intendimenti politici. Cosa assolutamente non vera. Abbiamo dovuto puntualizzare».


L'imputazione coatta del gip sul caso Delmastro?


«Sì, un doveroso atto di controllo del gip sull'operato del pm che avviene in tutti gli uffici giudiziari. Non certo anomalo. Attribuirgli valenza politica è stato secondo noi non corretto e capace di inficiare la fiducia dei cittadini nella giustizia».


Non erano sbagliati i toni?


«Possono essere sembrati forti forse per la nettezza con cui sono stati affermati i principi».


Si possono abbassare?


«Noi siamo disponibili a una piena collaborazione e a dare il nostro contributo per le riforme. Quello che ha destato in noi preoccupazione è stata la presa di posizione assunta su un atto della giurisdizione in cui il giudice ha solo esercitato il suo ruolo dimostrando terzietà».


La premier dice che la separazione delle carriere non è una punizione ma una garanzia di efficienza.


«Non ha nulla a che vedere con l`efficienza».


Alzate la voce perché non volete le riforme?


«Continuamente chiediamo riforme che velocizzerebbero davvero i processi».


Ad esempio?


«La copertura degli organici: mancano 1.600 magistrati e molti più cancellieri. L`accorpamento di piccoli tribunali. L`informatizzazione: giudici di pace e tribunali dei minorenni non sono in grado di dare attuazione alla legge sul deposito telematico».


Meloni vi chiede qual è il nesso tra lo scontro e fatti giudiziari specifici?


«Non siamo allo scontro con nessuno, ma nel momento in cui fonti di Palazzo Chigi hanno lamentato una fuga di notizie sulla ministra Santanchè abbiamo detto che è compito del ministro accertarne le responsabilità. E non gettare un alone di sospetto sull`intero ordine giudiziario. Non ci risulta un`ispezione».


La difesa del figlio del presidente La Russa è una reazione indebita?


«È una vicenda in cui non vorrei entrare. Indebito ci è sembrato che sull`imputazione di Delmastro si ventilasse che la magistratura avesse avviato anzitempo una campagna politica per le Europee».


Per il ministro Lollobrigida lo scadenziario di queste indagini è sospetto.


Non è così? «Se ci sono denunce il pm deve svolgere accertamenti».



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