11 febbraio 2025
“Dubito sia utile incontrare governo se la riforma resta”
Il segretario Maruotti al Corriere
di Ilaria Sacchettoni
Rocco Maruotti, lei è il nuovo segretario dell'Anm. Contraddittori segnali di apertura arrivano dalla maggioranza. Che accade?
«Stiamo attraversando un momento complicato. Il clima di tensione che si è venuto a creare non è stato determinato da noi. Siamo convintamente contrari a una riforma che non risolverà alcuno dei problemi della giustizia e che consegnerà ai cittadini una magistratura con minor grado di autonomia e di indipendenza. L'Anm è stata sempre disponibile al confronto, ma autonomia e indipendenza della magistratura non sono materie negoziabili. Rilevo che un settore importante della maggioranza di governo ha dichiarato inutile, se non addirittura dannoso, qualsiasi confronto con l'Anm».
La premier Meloni ha accettato la richiesta di incontro.
«Nutro forti perplessità sulla utilità di un incontro con il governo in questo frangente, a poche settimane da uno sciopero già indetto, e nella piena consapevolezza che non è intenzione del governo ritirare la riforma. Come ha detto il presidente Parodi, solo il ritiro della riforma potrebbe farci recedere dallo sciopero che abbiamo deliberato. Se l'obiettivo fosse quello di rasserenare il clima basterebbe porre fine agli attacchi a singoli magistrati che si limitano a fare il loro lavoro».
Parodi si descrive come un mite che non avrà cedimenti. Lei invece?
«Mi reputo una persona aperta al confronto e sempre disponibile al dialogo, che ha imparato a coltivare sin da piccolo essendo il secondo di sei figli. Ma sulle questioni di principio sono intransigente».
Come giudica la vicenda Almasri?
«L'ennesima occasione per attaccare i magistrati che, loro malgrado, se ne stanno occupando, cercando di fare apparire agli occhi dell'opinione pubblica un atto, previsto da una legge costituzionale a difesa delle prerogative dei ministri, come un ennesimo tentativo di colpire il governo».